Arpa Piemonte - Mappatura delle coperture in cemento-amianto
L'indagine sulle coperture degli edifici contenenti cemento-amianto rientra nel quadro del "Progetto regionale di protezione, decontaminazione, smaltimento e bonifica dell'ambiente ai fini della difesa dai pericoli derivanti dall'amianto" 2010-2014.Il progetto di mappatura delle coperture con presenza di amianto è stato avviato sperimentalmente da Arpa Piemonte nel 2012 ed è entrato nella fase operativa ad inizio 2013 attraverso la collaborazione fra la Struttura Sistema Informativo Geografico Ambientale che cura da diversi anni lo sviluppo di metodologie e modelli di telerilevamento e classificazione di immagini aerofotografiche e satellitari, il Polo regionale Amianto e i Dipartimenti provinciali dell'Agenzia.Il progetto di mappatura è basato tu tecniche di telerilevamento e GIS (sistemi informativi geografici) e sull'impiego di una metodologia di indagine speditiva, applicabile su area vasta (scala regionale) e basata esclusivamente sull'utilizzo di dati già esistenti, ed in particolare dei dati derivanti dalla ripresa aerea fotogrammetrica realizzata dalla Regione Piemonte nel 2009-2010 (ortoimmagini con riprese nelle bande del visibile e dell'infrarosso vicino con risoluzione al suolo di 40 cm).Il prodotto finale consiste in una banca dati georeferenziata degli edifici (residenziali, industriali, agricoli e di servizi) con coperture potenzialmente contenenti cemento-amianto. Tutti i dati derivanti dalla fase di telerilevamento sono messi a disposizione dei tecnici dei dipartimenti per le successive fasi di verifica in campo. Ciò consente quindi il costante aggiornamento dei dati e la consultazione sia tramite computer sia con dispositivi mobili (tablet, smartphone)Il dataset è composto dai punti rappresentativi delle coperture (o porzioni di coperture) identificate tramite telerilevamento e successivamente verificate in campo, per le quali è stata riscontrata presenza di MCA o bonifiche (effettuate o in corso).La mappatura è stata effettuata utilizzando una serie di criteri, che hanno consentito di selezionare le aree prioritarie e più significative del territorio: in particolare sono stati presi in considerazione i comuni più densamente abitati e afferenti a distretti industriali e territoriali rilevanti; sono state invece escluse al momento le zone a quote superiori ai 1000 m in quanto scarsamente antropizzate e comunque povere di insediamenti industriali rilevanti.A tale scopo sono stati presi in considerazione i comuni piemontesi con più di 10.000 abitanti, in base ai dati del censimento ISTAT 2011. Essendo la metodologia di telerilevamento basata sull'elaborazione di singole ortoimmagini aeree (taglio sezioni CTR 1:10.000), si è reso necessario includere nel processo di studio tutte le sezioni necessarie a coprire spazialmente i territori comunali con più di 10.000 abitanti. L'area complessiva di indagine risulta pertanto essere molto più ampia, includendo completamente o in parte anche molti altri comuni minori limitrofi a quelli principali. Complessivamente sono stati, perciò, indagati 9.200 kmq per 3.200.000 abitanti pari al 75% della popolazione regionale.La metodologia si è orientata sull'utilizzo di tecniche di analisi e di classificazione automatica di tipo "object oriented" per estrarre dalle ortofoto un livello di 'possibile presenza di cemento amianto' secondo la risposta spettrale degli oggetti territoriali ed in una successiva elaborazione in ambiente GIS per la definizione puntuale degli edificati implicati. Un'importante fase finale di verifica ed integrazione dei risultati attraverso fotointerpretazione tradizionale e, ove possibile, rilievi in campo, con la collaborazione dei Dipartimenti Provinciali e del Polo Amianto dell'Arpa, ha consentito di definire un Geodatabase finale sufficientemente collaudato.Nel mese di febbraio 2018 i dati tabellari sono stati integrati delle informazioni sulla tipologia dell'edificio e della quantità stimata di amianto.I geoservizi sono aggiornati con frequenza in tempo reale, mentre il dataset in download è aggiornato periodicamente (frequenza circa mensile).
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Arpa Piemonte - Mappatura delle coperture in cemento-amianto
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Regione Piemonte - Direzione Ambiente, governo e Tutela del Territorio
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Ogni iniziativa di divulgazione delle informazioni contenute nel dataset o da esso derivate (cartogrammi, relazioni, servizi informativi), dovrà sempre citare la fonte del dato originale (autori, proprietario). Per eventuali aggregazioni o rielaborazioni dei dati forniti finalizzate alla realizzazione di prodotti diversi dall'originale, pur permanendo l'obbligo di citazione della fonte, si declina ogni responsabilità.
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- Nessuna Limitazione al Pubblico Accesso
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Licenza Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale (attribuzione: Arpa Piemonte - Geoportale) - https://webgis.arpa.piemonte.it/w-metadoc/_Licenze/licenzaCCBY4.0_Geoportale_Arpa_Piemonte.pdf
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La mappatura delle coperture con presenza di amianto attraverso l'impiego di tecniche di indagine spaziale è stato avviato in fase sperimentale nel luglio 2012 da Arpa Piemonte, tramite metodologia di indagine spaziale e modellistica GIS. In seguito al riscontro positivo della sperimentazione l'indagine è proseguita sull'intero territorio regionale per quanto concerne i Comuni con almeno 10.000 abitanti e oltre. Poiché lo studio è stato strutturato secondo il "taglio" della CTR regionale sono stati indagati anche i territori di altri Comuni ricadenti nei singoli riquadri CTR.Il contesto piemontese, in base ai vincoli di natura temporale, organizzativa ed economica del progetto, non prevedevano, in quel momento, risorse aggiuntive per la programmazione di voli o l'acquisto di dati e/o servizi. La definizione della metodologia di indagine delle coperture in cemento-amianto (di seguito CMA) è stata quindi assoggettata ai seguenti criteri:-utilizzo di dati cartografici, satellitari e aerofotogrammetrici sufficientemente aggiornati, gratuiti o già disponibili all'interno di Arpa o di Regione Piemonte; - utilizzo di risorse strumentali (hardware e software) già in dotazione di Arpa (centro Sistema d'informazione geografica del SIA);- utilizzo delle sole risorse specialistiche in servizio presso il SIA, in assenza di convenzioni o a accordi con enti di ricerca per supporto o consulenza tecnico-scientifica;- immediato avvio operativo della fase sperimentale (luglio) per garantire un primo risultato operativo entro l'anno 2012 (training site);- modello replicabile a scala regionale o per aree di indagine vaste;- possibilità di verifica e miglioramento in progress dei risultati attraverso strumenti pensati e dedicati al personale Arpa incaricato delle successive fasi di verifica e validazione dei risultati (GIS field mapping);- possibilità di integrare dati, strumenti e risultati all'interno del Sistema informativo Geografico Agenziale per garantirne la completa fruibilità e il contenimento di costi e tempi.L'attività di telerilevamento è stata basata sull'uso combinato delle bande del visibile e dell'infrarosso vicino delle ortoimmagini prodotte dalla Regione Piemonte con voli del 2009 e 2010. La metodologia applicata comporta l'estrazione dalle ortofoto di un livello di possibile presenza di cemento amianto secondo le risposte spettrali, tessiturali e geometriche degli oggetti territoriali. Dopo una prima fase di trattamento delle ortoimmagini la metodologia prevede l'utilizzo di modelli di segmentazione object oriented e la ricerca di chiavi di interpretazione e campioni di coperture di cemento amianto significativi.La successiva fase di classificazione identifica le coperture con caratteristiche assimilabili al cemento amianto escludendo aree vegetate, corpi idrici e altre tipologie di oggetti e coperture del suolo non rilevanti.Una successiva elaborazione in ambiente GIS definisce geometricamente e topologicamente gli edifici implicati. Attraverso una sequenza di operazioni i risultati della classificazione vengono attribuiti ai singoli edifici derivanti dalla cartografia tecnica regionale.Con operazioni di reverse geocoding vengono assegnati gli indirizzi degli edifici individuati.Queste procedure permettono di ottenere un risultato facilmente utilizzabile dai rilevatori nelle successive fasi di sopraluogo.I risultati confluiscono in un geodatabase per essere ulteriormente analizzati e verificati attraverso sopralluoghi a campione, fotointerpretazione tramite servizi con riprese aeree panoramiche (es. street view, bingmaps, istella).Una successiva fase di collaudo e schedatura delle geometrie, tramite sopralluoghi di tecnici Arpa specializzati, tutt'ora in corso, completa il censimento.Le attività di telerilevamento e analisi GIS sono state realizzate con gli strumenti hardware e software già in dotazione alla struttura Sistema Informativo Ambientale di Arpa Piemonte, in particolare:- Erdas Imagine 2011 - Trimble eCognition Developer 64- ArcGIS for Desktop (Arcinfo)
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