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    E' la scansione del piano di volo della ripresa 1994 Alluvione CGR. La ripresa è stata realizzata a seguito dell'alluvione 1994 e copre il territorio della Regione toccato dagli eventi alluvionali. I fotogrammi in versione cartacea sono consultabili previo appuntamento presso gli uffici.

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    Delimitazione lineare dei circhi glaciali su cartografia IGM alla scala 1:25.000, a cura del Comitato Glaciologico e dell'Università di Torino (Coord. scientifico A. Biancotti), mediante fotointerpretazione (ripresa aerea CGR-Parma 1976-80), con controlli a terra.

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    Delimitazione poligonale dei circhi glaciali su cartografia IGM alla scala 1:25.000, a cura del Comitato Glaciologico e dell'Università di Torino (Coord. scientifico A. Biancotti), mediante fotointerpretazione (ripresa aerea CGR-Parma 1976-80), con controlli a terra.

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    N.B. Il dataset non è più aggiornato in quanto la competenza sulle aziende soggette a direttiva Seveso è passata al livello nazionale. I dati rappresentano quindi una vista storica dei dati, essendo stati aggiornati fino a quando essi sono stati di competenza del livello regionale. Il dato rappresenta le aree di impatto generate dall'accadimento di incidenti rilevanti in uno stabilimento Seveso (soggetti al d.lgs. 334/1999). Queste aree sono chiamate aree di danno e sono modellizzate sulla base delle possibili tipologie incidentali elencate dal dm ll.pp. 9/05/2001 (decreto attuativo del d.lgs. 334/1999). Per ogni ipotesi incidentale è calcolata una frequenza di accadimento e più aree di danno: ogni area di danno individua un valore di soglia oltre il quale si manifestano letalità, lesioni o danni (limiti indicati nel d.m. ll.pp. 9/05/2001). Il valore delle soglie dipende dalle caratteristiche chimico-fisiche della sostanza coinvolta nell'incidente. Ogni ipotesi incidentale, normalmente rappresentata in forma circolare, è inoltre caratterizzata da un centro di pericolo che costituisce il punto in cui può accadere l’incidente rilevante e quindi l’origine delle aree di danno. Ad ogni centro di pericolo possono essere associate una o più ipotesi incidentali. Tutte le informazioni sono gestite dal SIAR - Sistema Informativo Attività a Rischio di incidente rilevante - nelle componenti alfanumerica e geografica. Tutti i dati che concorrono a definire un'ipotesi incidentale (ipotesi, scenari, aree di danno, frequenza di accadimento, centro di pericolo) sono dichiarati dai gestori degli stabilimenti nei documenti ufficiali e che sono caricati da ARPA Piemonte e dal Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco a seguito di attività di controllo: tali informazioni potrebbero pertanto non essere continuamente aggiornati.

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    N.B. Il dataset non è più aggiornato in quanto la competenza sulle aziende soggette a direttiva Seveso è passata al livello nazionale. I dati rappresentano l’area occupata dagli stabilimenti Seveso iscritti nel registro regionale ai sensi della l.r. 32/92 sulla base delle regole dettate dal d.lgs. 334/1999. Considerato che nel giugno 2015 è stato pubblicato il d.lgs. 105/2015 che abroga il d.lgs. 334/1999 e recepisce la nuova direttiva in tema di prevenzione dei pericoli di incidente rilevante (seveso ter -dir 2012/18/UE), i dati riportati sono da considerare transitori e non definitivi sino al 1 giugno 2016 in cui sarà fornito il nuovo elenco ai sensi del d.lgs. 105/2015. Il presente elenco contiene tuttavia un primo aggiornamento (1 marzo 2016) dei dati pervenuti ai sensi del d.lgs. 105/2015 . L'area è quella racchiusa nel perimetro della superficie di proprietà del gestore e quindi comprende, oltre agli impianti produttivi, tutte le altre aree dedicate ai servizi accessori. Le informazioni sono inserite e gestite nel SIAR - Sistema Informativo Attività a Rischio di incidente rilevante. Oltre alla georeferenziazione areale, gli stabilimenti sono descritti dalle seguenti informazioni: anagrafica, sede legale, struttura organizzativa, posizione rispetto alla normativa Seveso, attività amministrativa (documenti inviati: Notifica, rapporto di sicurezza, cronoprogramma, aggravio di rischio, ecc.), attività di controllo (verifiche sul sistema di gestione della sicurezza, istruttorie tecniche, verifica prescrizioni e verifiche di sorveglianza), sostanze detenute (stato fisico, quantità, ecc.), ipotesi incidentali (georeferenziazione, area/impianto di produzione, tipologia incidentale, sostanze generanti, frequenza di accadimento, scenari incidentali, aree di danno -distanza elevata letalità, distanza inizio letalità, ecc.-, centro di pericolo) e stato autorizzativo relativamente alla prevenzione incendi. Sono inoltre presenti informazioni sull'esistenza del piano di emergenza dello stabilimento specifico per l'aspetto dei rischi industriali. L'area di proprietà è dichiarata dai gestori degli stabilimenti ed è caricato nel SIAR dalla Regione Piemonte. Il dato reso disponibile per il download mette a disposizione il centroide dello stabilimento con alcune informazioni sintetiche legate allo stabilimento.