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  • Misure di altezza della neve al suolo registrata dalle stazioni della rete meteoidrografica regionale gestita da Arpa Piemonte e validate automaticamente, per cui possono essere soggetti ad errore. I dati sono aggiornati ogni 20 minuti con un ritardo di circa un'ora. In ambiente di alta montagna, le stazioni nivometriche aggiungono alla normale configurazione meteorologica, i sensori di altezza della neve e temperatura del manto nevoso. I dati nivologici così rilevati integrano quelli raccolti dalla rete nivometrica manuale, fornendo indicazioni relative ad aree non presidiate e di particolare interesse.

  • Il dataset rappresenta i valori calcolati tramite modellistica GIS di radiazione totale (annua e mensile) diretta (annua), radiazione diffusa (annua) e di durata totale (annua) della radiazione solare;La radiazione solare è la fonte principale di energia che permette tutti i processi fisici e biologici sulla terra. I fattori che influenzano maggiormente la quantità di energia ricevuta da ogni punto della terra sono la quota, l'orientazione (pendenza ed esposizione) e l'ombreggiatura. La quantità di energia ricevuta da un punto sulla superficie terrestre dipende anche dall'ora del giorno e dal periodo dell'anno oltre che da altri fattori quali le caratteristiche del suolo, l'evapotraspirazione, la presenza di neve...

  • Il geoservizio si inserisce nell'ambito del portale sullo stato dell'ambiente in Piemonte, realizzato da ARPA e Regione Piemonte. Espone i dati dell'Inventario Regionale delle Emissioni in Atmosfera (IREA) che fornisce ad un livello di dettaglio comunale, la stima delle quantità di inquinanti introdotte in atmosfera da sorgenti naturali e/o attività antropiche.In particolare il geoservizio espone le stime delle quantità di inquinanti emesse dalle diverse attività SNAP per ciascuna delle sorgenti emissive, singoli impianti industriali, strade e autostrade e fonti di emissione diffuse sul territorio. Gli inquinanti considerati sono metano (CH4), monossido di carbonio (CO), anidride carbonica (CO2), protossido di azoto (N2O), ammoniaca (NH3), composti organici volatili non metanici (NMVOC), ossidi di azoto (NOx), anidride solforosa (SO2) e polveri inalabili (PM10).In generale per approfondire la tematica delle sorgenti emissive si rimanda al visualizzatore geografico realizzato da Regione Piemonte nell'ambito del Progetto AERA, disponibile all'indirizzo www.regione.piemonte.it/aeraw.Per ulteriori approfondimenti sul rapporto stato ambiente in Piemonte si rimanda al portale, ove è possibile consultare l'insieme degli indicatori che sono stati considerati per il 2014.

  • La valutazione dell'allerta per rischio meteo idrologico e idraulico viene effettuata su aree predefinite del territorio regionale costituite da aggregazioni di ambiti territoriali comunali e caratterizzate da risposta meteorologica e/o idrologica omogenea in occasione dell'insorgenza del rischio. Per la definizione delle aree di allerta sono stati utilizzati criteri di natura idrografica, meteorologica e orografica, tenendo conto dei limiti amministrativi. Deliberazione della Giunta Regionale 30 luglio 2018, n. 59-7320 Dlgs 1/2018. Approvazione del nuovo disciplinare riguardante 'Il Sistema di Allertamento e la risposta del sistema regionale di protezione civile'. Modifica alla DGR 30 luglio 2007, n. 46- 6578.

  • Il dataset rappresenta le distribuzioni spaziali (su passo di griglia) degli indicatori dei principali inquinanti atmosferici su tutto il territorio regionale.I dati sono il risultato dell'applicazione di un sistema modellistico di trasformazione chimica, trasporto e dispersione degli inquinanti, messo a punto da ARPA Piemonte a supporto dei compiti istituzionali della direzione Ambiente della Regione Piemonte in materia di Valutazioni (annuali) della qualità dell'aria in ottemperanza a quanto previsto dall'articolo 5 del d.lgs 155/2010. I campi di concentrazione degli inquinanti, prodotti dal sistema modellistico con cadenza oraria, vengono aggregati temporalmente su base annuale per la costruzione, sulla griglia di calcolo, degli indicatori definiti dal d.lgs 155/2010. Nel dettaglio sono calcolati e resi disponibili:- la media annua del particolato PM10 (espressa in microg/m3)- il numero di giorni di superamento del valore limite (50 microg/m3) e delle soglie di valutazione superiore (35 microg/m3) ed inferiore (25 microg/m3) per la media giornaliera del PM10;- il percentile 90.41 della distribuzione giornaliera di PM10, corrispondente al 36esimo valore più elevato;- la media annua del particolato PM2.5 (espressa microg/m3);- la media annua degli ossidi totali di azoto (espressa in microg/m3);- la media annua del biossido di azoto (espressa in microg/m3);- il percentile 93.1 della distribuzione del massimo giornaliero della media mobile su otto ore dell'ozono, corrispondente al 26esimo valore più elevato;- numero di superamenti del valore a lungo termine di 120 microg/m3 per il massimo giornaliero della media mobile su otto ore dell'ozono;- il percentile 99.79 della distribuzione oraria di biossido di azoto, corrispondente al 19esimo valore più elevato;

  • Misure del livello idrometrico registrate in tempo reale dalle stazioni e validate automaticamente. I dati sono aggiornati ogni 10 minuti con un ritardo di circa un'ora ed i tempi sono espressi nel sistema locale. Le stazioni della rete sono suddivise in quattro tipologie fondamentali: Stazione Pluviometrica - la dotazione strumentale minima consiste in un pluviometro a cui si associano localmente altri sensori meteorologici; Stazione Meteorologica - le stazioni complete dispongono di pluviometro, termometro, igrometro, misuratore della velocità e direzione del vento e localmente barometro e radiometro; Stazione Nivometrica - In ambiente di alta montagna, le stazioni aggiungono alla normale configurazione meteorologica, i sensori di altezza della neve e temperatura del manto nevoso. I dati nivologici così rilevati integrano quelli raccolti dalla rete nivometrica manuale, fornendo indicazioni relative ad aree non presidiate e di particolare interesse; Stazione Idrometrica - la dotazione strumentale minima consiste in un idrometro ad ultrasuoni a cui si associano localmente un idrometro a pressione e vari sensori meteopluviometrici.

  • Il geoservizio si inserisce nell'ambito del portale sullo stato dell'ambiente in Piemonte, realizzato da ARPA e Regione Piemonte. Espone i dati dell'Inventario Regionale delle Emissioni in Atmosfera (IREA) che fornisce ad un livello di dettaglio comunale, la stima delle quantità di inquinanti introdotte in atmosfera da sorgenti naturali e/o attività antropiche.In particolare il geoservizio espone le stime delle quantità di inquinanti emesse dalle diverse attività SNAP per ciascuna delle sorgenti emissive, singoli impianti industriali, strade e autostrade e fonti di emissione diffuse sul territorio. Gli inquinanti considerati sono protossido di azoto (N2O), ammoniaca (NH3), ossidi di azoto (NOx) e polveri inalabili (PM10).In generale per approfondire la tematica delle sorgenti emissive si rimanda al visualizzatore geografico realizzato da Regione Piemonte nell'ambito del Progetto AERA, disponibile all'indirizzo www.regione.piemonte.it/aeraw.Per ulteriori approfondimenti sul rapporto stato ambiente in Piemonte si rimanda al portale, ove è possibile consultare l'insieme degli indicatori che sono stati considerati a partire dal 2015.

  • Categories  

    L'Inventario Regionale delle Emissioni in Atmosfera (IREA), predisposto dalla Regione Piemonte, costituisce una raccolta sistematica e coerente dei dati relativi ad una serie di sostanze inquinanti emesse per effetto di attività di origine antropica e di origine naturale. L'inventario risponde alle disposizioni dell'art. 22 comma 3 del D.Lgs.155/2010. Attraverso le stime è possibile individuare i settori su cui intervenire per la riduzione delle emissioni inquinanti. Le stime effettuate riguardano le sorgenti classificate secondo la nomenclatura SNAP (Selected Nomenclature for Air Pollution) e si riferiscono agli inquinanti: metano (CH4), monossido di carbonio (CO), anidride carbonica (CO2), protossido di azoto (N2O), ammoniaca (NH3), composti organici volatili non metanici (COVNM), ossidi di azoto (NOx), anidride solforosa (SOx) e polveri sottili (PM10 e PM2.5). L'Inventario viene realizzato sulla base della metodologia EMEP-CORINAIR. Partendo da tale metodologia, vengono effettuati degli approfondimenti da parte del gruppo INEMAR (ne fanno parte le Regioni Lombardia, Piemonte, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Puglia e le Province Autonome di Trento e Bolzano e, a partire dal 2009, la Regione Marche), il quale ha sviluppato una applicazione software, denominata INEMAR, utilizzata dai partners. All'interno dell'Inventario sono stimate le emissioni dei diversi inquinanti, a livello comunale, per attività (es.: riscaldamento, traffico, agricoltura e industria) e per combustibile, secondo la classificazione internazionale SNAP adottata nell'ambito degli inventari EMEP-CORINAIR.

  • Il geoservizio espone le elaborazioni dei dati raccolti in Piemonte dal Sistema Regionale di Rilevamento per la misura della qualità dell'aria nell'ambito del rapporto sullo stato dell'ambiente. Gli indicatori che sono stati presi in considerazione sono: il biossido di azoto,la media annuale del PM10, i superamenti del limite giornaliero di PM10, i superamenti giornalieri di O3 e la media annuale del benzo(a)pirene nel PM10.La serie di indicatori è disponibile a partire dal 2009 ed ogni anno ne viene calcolato uno. In Piemonte il Sistema Regionale di Rilevamento per la misura della qualità dell'aria è costituito, al 30 settembre 2014, da:66 stazioni fisse per il monitoraggio in continuo di parametri chimici, delle quali 6 di proprietà privata; 6 laboratori mobili attrezzati, per realizzare campagne brevi di monitoraggio; 7 Centri Operativi Provinciali (COP), presso i quali sono effettuate le operazioni di validazione sia dei dati rilevati automaticamente sia dei dati prodotti nei laboratori dell'Agenzia.La rete regionale nel 2013 è stata oggetto di adeguamenti sia nella collocazione di alcune stazioni sia nella dotazione strumentale e pertanto in alcuni casi non si sono potuti utilizzare i dati prodotti in quanto la loro percentuale è stata inferiore a quella utile per ottenere una sufficiente rappresentatività temporale.Sono in corso ulteriori attività di razionalizzazione delle stazioni e della strumentazione installata al fine di rendere la rete sempre più adeguata a quanto richiesto dalla normativa nazionale.I dati puntuali prodotti dalla rete di rilevamento sono disponibili sulle pagine del sito Sistemapiemonte.Per ulteriori approfondimenti sul rapporto stato ambiente in Piemonte si rimanda al portale, ove è possibile consultare l'insieme degli indicatori che sono stati considerati per il ogni anno.

  • Integrazione dei singoli PCCA approvati dai comuni della Provincia di Torino. Il Piano Comunale di Classificazione Acustica (piu' brevemente PCCA) e' lo strumento previsto dalla Legge quadro in materia di inquinamento acustico (Legge 26 ottobre 1995 n° 447), con il quale i Comuni provvedono alla riduzione dellinquinamento acustico suddividendo il territorio in classi con caratteristiche acustiche omogenee, sulla base dei criteri stabiliti dalle regioni ed in ottemperanza con quanto stabilito dal DPCM 14/11/97 Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore, che definisce le classi acustiche (I, II, III, IV, V, VI) ed i relativi limiti di rumorosita'.