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2016

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pubblica Amministrazione
psrThemes
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  • Vengono messi in evidenza i comuni nei quali sono presenti fonti di acque minerali, sorgenti e termali (suddivise per tipologia).

  • Il dataset costituisce un mosaico di immagini acquisite dal satellite Sentinel 2A (programma europeo Copernicus) durante l'estate del 2016. Le immagini sono opportunamente mosaicate a copertura dei territori piemontese, ligure e valdostano secondo una serie di 9 tiles e sono pubblicate in colori naturali: bande 4 (rosso), 3 (verde) e 2 (blu) del sensore MSI (13 canali nel visibile/infrarosso VNIR).Data delle acquisizioni: 11 luglio per i tiles TMQ - TNQ10 agosto per i tiles TMR13 agosto per i tiles TLP - TLQ - TLR - TMS23 agosto per i tiles TMP - TMQ - TMR29 agosto per i tiles TNPIl mosaico è stato realizzato da Arpa Piemonte nell'ambito delle attività connesse al progetto nazionale di Monitoraggio del Consumo di suolo 2016 condotto dal Sistema Nazionale per la Protezione Ambientale (SNPA) attraverso il coordinamento di ISPRA e il coinvolgimento di diverse Agenzie regionali. Il progetto si pone l'obiettivo di monitorare le trasformazioni del territorio dovute a espansioni urbane, infrastrutturali, commerciali, ecc. con la conseguente perdita di suolo naturale, agricolo e semi naturale, inteso come risorsa ambientale essenziale e fondamentalmente non rinnovabile. La metodologia di analisi si avvale, per la prima volta su scala nazionale in modo unitario ed omogeneo, delle nuove immagini Sentinel 2A/B che, dato il loro livello di dettaglio e la frequenza di rivisitazione garantita dalla missione Sentinel, consentono di ottenere visioni d'insieme del territorio nazionale in maniera periodica e costante (analisi multi temporale).Il confronto tra queste consente di evidenziare le principali trasformazioni del territorio e i relativi fenomeni di consumo di suolo (espansione insediamenti urbani, nuova viabilità, cantieristica per nuove opere, ecc.).

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    Appartiene al tema "Ferrovie" della BDTRE (Base Dati Territoriale di Riferimento degli Enti) che descrive il trasporto che avviene su binari, qualunque sia la sua specializzazione. La rappresentazione classica vuole che si acquisisca la mezzeria del binario e si modelli la rete di trasporto organizzandola a grafo topologico. Definisce il punto di inizio/fine o di confluenza/diramazione di elementi ferroviari o di intersezione con altri grafi topologici della viabilità. Comprende varie tipologie compresa la stazione ferroviaria. Il dato è fruibile singolarmente tramite utilizzo del servizio WFS relativo allo strato prioritario corrispondente tramite la risorsa on-line indicata sul metadato padre (BDTRE - Base Dati Territoriale di Riferimento degli Enti).

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    Un WMS (Web Map Service) è un servizio che produce mappe di dati spazialmente riferiti a partire da informazioni geografiche, ed è una specifica tecnica definita dall'OGC (Open Geospatial Consortium). Le mappe possono essere visualizzate tramite vari strumenti software o visualizzatori web, utilizzando una apposita url. Questo WMS rappresenta la mosaicatura dei Piani Regolatori Comunali e Varianti strutturali e generali, acquisiti a partire dall'interpretazione e memorizzazione degli originali cartacei o con la conversione a sistema dei piani già informatizzati dai redattori. I dati non sono aggiornati alla data odierna, bensì a date varie risalenti a qualche anno fa, con zone piu' recentemente acquisite (Area Metropolitana, capoluoghi, corridoio alta velocità) ed altre più obsolete. Sono stati memorizzati i dati alfanumerici relativi a: - Destinzioni d'uso - Vincoli - Interventi (piani esecutivi) - Dati generali sugli strumenti acquisiti

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    Geo-servizio WMS che permette la visualizzazione della Base Cartografica di Riferimento in scala 1:10.000 (Ed. 2016), cioè l'allestimento cartografico derivato dalla BDTRE (Banca Dati Territoriale di Riferimento degli Enti).

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    Dati relativi al IV Report ai sensi dell’art. 17 della Direttiva 92/43/CEE “Habitat”, secondo il quale gli stati membri devono rendicontare ogni 6 anni lo stato di conservazione delle specie e degli habitat compresi negli allegati della Direttiva, e pertanto meritevoli di tutela, presenti sul proprio territorio. I dati si riferiscono alla presenza degli habitat sia all'interno dei siti della Rete Natura 2000 (ZSC/SIC e ZPS) sia al di fuori. Nell’infobox è riportato anche il link (url_scheda_monitoraggio) a cui reperire la valutazione effettuata dal Ministero dell'Ambiente sullo stato di conservazione e sul trend di ogni specie e habitat, riferita all'intera regione biogeografica. Questo WMS presenta i dati relativi al monitoraggio di habitat d'interesse comunitario e rappresentano l'ottemperanza della Regione Piemonte ai disposti dell'art. 17 della Direttiva 92/43/CEE "Habitat”. Le mappe possono essere visualizzate tramite vari software (es. QGis) utilizzando la seguente url: https://geomap.reteunitaria.piemonte.it/ws/gsareprot/rp-01/monithabitatwms/wms_monithabitat?

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    Il dato, areale, rappresenta i paesaggi vitivinicoli del Piemonte e deriva dagli shape file elaborati dall'Istituto Superiore sui Sistemi Territoriali per l’Innovazione (SiTI), di cui specifica ad una scala di maggior dettaglio la perimetrazione delle zone di eccellenza e delle zone tampone. L'individuazione delle core zone è stata ricavata, a seconda dei tratti, sulla base dei confini comunali (Istat 2011), della BDTRE (in particolare su strade, ferrovie, corsi d'acqua, ecc.), delle ortoimmagini, delle particelle catastali e delle indicazioni già presenti nel Dossier di Candidatura. Inoltre, nell'aprile del 2016, la perimetrazione di due core zone è stata modificata e ulteriormente dettagliata all'interno dei Comuni di La Morra e Nizza Monferrato, che hanno fornito un proprio contributo per la definizione della stessa. La perimetrazione delle buffer zone, che derivano dall'accorpamento di 30 Unità di Paesaggio del Piano Paesaggistico Regionale, è stata disegnata, a seconda dei tratti, sui confini comunali (Istat 2011), sulla BDTRE (in particolare su strade, ferrovie, corsi d'acqua), sulle ortoimmagini e sulle particelle catastali. La scala di acquisizione varia quindi in funzione della fonte utilizzata, da una definizione di maggior dettaglio nel caso delle particelle catastali (1:2.000), fino ad un massimo di 1:10.000 per quanto riguarda la BDTRE o le ortoimmagini.

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    Per quanto concerne le aree protette regionali (Capo VIII della Legge regionale n. 19 del 29 giugno 2009) sono resi disponibili i Piani naturalistici e i Piani d’Area. Per la Rete Natura 2000 sono rese disponibili le “Misure di conservazione per la tutela della Rete natura 2000 del Piemonte”, di carattere generale ed efficaci per tutti i siti della Rete Natura 2000, unitamente alle Misure di conservazione sito-specifiche e i Piani di gestione attualmente vigenti nei singoli siti della Rete Natura 2000.

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    Geo-servizio WMTS che permette la visualizzazione della Base Cartografica di Riferimento in scala 1:10.000 (Ed. 2016), cioè l'allestimento cartografico derivato dalla BDTRE (Banca Dati Territoriale di Riferimento degli Enti). Questo formato è molto più veloce del WMS in quanto il dato da visualizzare viene trattato in precedenza ed è caricato sul server già predisposto per essere trasmesso all'utenza.

  • Il dataset costituisce un mosaico, realizzato da Arpa Piemonte, di immagini in falsi colori ottenute come elaborazioni di dati originali del satellite Sentinel 2A (programma europeo Copernicus). Le immagini sono opportunamente mosaicate a copertura del territorio piemontese, ligure e valdostano secondo una serie di 12 tiles. Ciascuna immagine costituisce una composizione di tre indici di vegetazione stagionali (NDVI - Normalized Difference Vegetation Index) sovrapposti nei tre canali del monitor RGB: primavera 2016, estate 2016 e autunno 2016.L'NDVI è un indice basato sulle misure di riflettanza acquisite nelle regioni spettrali del rosso e del vicino infrarosso ed è fortemente correlato al contenuto di clorofilla e, se misurato nel tempo, al ciclo fenologico delle piante. La sovrapposizione degli NDVI stagionali consente di differenziare le aree per le quali sono presenti uno o più cicli vegetativi o comunque variazioni della copertura del suolo (aree variamente colorate) da quelle in cui il suolo è completamente privo di vegetazione o con acqua permanente (tonalità di grigi fino al nero).L'elaborazione è stata realizzata da Arpa Piemonte nell'ambito delle attività connesse al progetto nazionale di Monitoraggio del Consumo di suolo 2016 condotto dal Sistema Nazionale per la Protezione Ambientale (SNPA) attraverso il coordinamento di ISPRA e il coinvolgimento di diverse Agenzie regionali. Il progetto si pone l'obiettivo di monitorare le trasformazioni del territorio dovute ad espansioni urbane, infrastrutturali, commerciali, ecc. con la conseguente perdita di suolo naturale, agricolo e semi naturale, inteso come risorsa ambientale essenziale e fondamentalmente non rinnovabile. La metodologia di analisi si avvale, per la prima volta su scala nazionale in modo unitario ed omogeneo, delle nuove immagini Sentinel 2A/B che, dato il loro livello di dettaglio e la frequenza di rivisitazione garantita dalla missione Sentinel, consentono di ottenere visioni d'insieme del territorio nazionale in maniera periodica e costante (analisi multi temporale).Il confronto tra queste consente di evidenziare le principali trasformazioni del territorio e i relativi fenomeni di consumo di suolo (espansione insediamenti urbani, nuova viabilità, cantieristica per nuove opere, ecc.). Per una spiegazione del significato dei colori dell'immagine NDVI multitemoporale consultare questa guida: https://webgis.arpa.piemonte.it/w-metadoc/Download/guida_colori_immagine_NDVI_multitemporale.pdf