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    Il dataset rappresenta le fasi operative relative ai Comuni e agli Enti di Area vasta, ossia la risposta data dall'insieme delle azioni e contromisure messe in atto da Soggetti Istituzionali e non, appartenenti ad un Sistema di Protezione Civile, per fronteggiare gli eventi e contrastarne gli effetti negativi su un territorio. Le Fasi Operative indicate nei Piani di Protezione Civile sono: - FASE DI ATTENZIONE - FASE DI PREALLARME - FASE DI ALLARME Per ciascuna delle Fasi Operative si definisce il quadro procedurale di riferimento esplicitando per le Amministrazioni interessate: - una indicazione relativa alla comunicazione tra Enti; - una classe di azione principale che riassume la “natura” delle attività svolte nella fase; - la declinazione dell’azione principale sull’ambito operativo e su quello delle risorse. Le Fasi Operative sono disposte, dichiarate ed attivate dall’Autorità di Protezione Civile competente per territorio e, seppur collegate ai livelli di allerta, non ne discendono automaticamente e consequenzialmente. Esse, infatti, sono strettamente collegate ai dati di monitoraggio e sorveglianza in tempo reale osservati sul territorio ed alla situazione contingente in essere.

  • Stima del campo elettrico prodotto complessivamente dagli impianti di telecomunicazione aventi un'autorizzazione a trasmettere sul territorio regionale ottenuta partendo dalla valutazione teorica di ogni singolo impianto, secondo il modello a spazio libero e campo lontano. Il calcolo è effettuato sulla base della massima potenza in antenna, ed il risultato dei contributi di ciascun singolo impianto viene opportunamente sommato per ottenere il livello di campo elettrico complessivo. Tale livello rappresenta il valore massimo di campo elettrico raggiungibile intorno agli impianti. La valutazione è stata effettuata a diverse quote da terra (da 1.5m a 25.5m, corrispondente all'8°p.f.t. dei fabbricati), seguendo il modello digitale del terreno con passo di 10m.Per la Città di Torino sono forniti i valori massimi di campo elettrico in corrispondenza di ciascun edificio (tenuto conto della sua effettiva altezza), calcolati con gli stessi criteri già descritti.

  • Piattaforma per le trasmissioni in protocollo IP a banda larga bidirezionale consistente in 15 antenne paraboliche di 5 - 6 metri di diametro, operanti nella banda di frequenza Ku (12 - 18 GHz) e K (18 - 27 GHz) con potenza da 80 W a 303 W.

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    Il dataset rappresenta gli stati di allerta associati alle zone di allertamento ARPA in occasione dell'emissione giornaliera del Bollettino di allerta idrometeorologico della Regione Piemonte. Ci sono 4 STATI di ALLERTA: - VERDE - GIALLA - ARANCIONE - ROSSA

  • Il geoservizio è alimentato da una base dati derivante da varie fonti informative. I dati in consultazione sono:- Punti di emissione di radiazioni elettromagnetiche in alta frequenza che comprendono: Emittenti RadioTv (ad esempio radio AM, FM, DAB, trasmettitori TV UHF, VHF, DVB-T, DVB-H) e Stazioni Radiobase (ad esempio GSM, DCS, UMTS, Wi-Fi, Wi-Max). Il dataset comprende gli impianti per cui è pervenuta richiesta ad ARPA Piemonte di parere/pronuncia ai sensi della normativa vigente. Gli impianti vengono distinti, in base alla loro tipologia in:- Impianti Telefonia e Radio Tv- Impianti Telefonia - 2G-3G- Impianti Telefonia - 4G- Impianti Telefonia - 5G- Impianti Telefonia - 5G temporanei- Impianti TLC altra tipologia- Stima del campo elettrico, ad 1.5m da terra, prodotto complessivamente dagli impianti di telecomunicazione aventi un'autorizzazione a trasmettere sul territorio regionale ottenuta partendo dalla valutazione teorica di ogni singolo impianto, secondo il modello a spazio libero e campo lontano. Il calcolo è effettuato sulla base della massima potenza in antenna, ed il risultato dei contributi di ciascun singolo impianto viene opportunamente sommato per ottenere il livello di campo elettrico complessivo. Tale livello rappresenta il valore massimo di campo elettrico raggiungibile intorno agli impianti. - i risultati del monitoraggio dei campi elettromagnetici generati da impianti per TLC. Le misure sono effettuate con sopralluoghi di operatori dotati di strumentazione portatile o attraverso centraline che rilevano le informazioni in continuo. Nel caso di misure puntuali viene riportato il valore massimo di campo elettromagnetico misurato nell'area di indagine. Per quanto riguarda le centraline di monitoraggio vengono riportati i valori minimi, medi e massimi misurati insieme al periodo al quale tali valori si riferiscono.- Densità e numero di impianti (emittenti radio-tv o stazioni radiobase per la telefonia mobile) installati per ciascun Comune del Piemonte.

  • Con l'entrata in vigore della d.g.r n. 9-2916 del 26 febbraio 2021 la Regione Piemonte ha introdotto disposizioni straordinarie per la qualità dell¿aria, ad integrazione e potenziamento delle misure di limitazione delle emissioni, strutturali e temporanee già in vigore. Tra le azioni intraprese, un semaforo per l' adozione preventiva dei provvedimenti di limitazione, in modo da contrastare l'eventuale verificarsi dei superamenti del valore limite giornaliero di PM10. Il servizio pubblica il livello del semaforo attivo per il giorno in corso e per i giorni successivi, attraverso 2 mappe. L'aggiornamento delle limitazioni avviene il lunedì, il mercoledì ed il venerdì. Le limitazioni associate al livello del semaforo possono variare da comune a comune e sono consultabili sul sito del comune a cui si rimanda per gli approfondimenti.

  • Il servizio descrive la localizzazione e le principali caratteristiche delle stazioni fisse afferenti al Sistema Regionale di Rilevamento della Qualità dell'Aria (SRRQA).Il Sistema, realizzato da Regione Piemonte nell'ambito del SIRA in collaborazione con ARPA Piemonte e Province piemontesi, garantisce la produzione di informazioni costantemente aggiornate e validate sulla qualità dell'aria, ai competenti Soggetti istituzionali, gli operatori del settore ed il pubblico.Il SRRQA è costituito da un determinato numero di stazioni fisse per il rilevamento in continuo dei principali inquinanti presenti in atmosfera e da laboratori mobili attrezzati per realizzare campagne brevi di montoraggio in siti non dotati di stazione fissa. Le stazioni fisse sono dislocate sul territorio in modo da rappresentare in maniera significativa le diverse caratteristiche ambientali inerenti la qualità dell'aria.Più in dettaglio, facendo riferimento a quanto riportato nel Decreto Legislativo 155/2010 e s.m.i., in relazione alla tipologia emissiva prevalente, le stazioni si possono distinguere in:- stazioni di misurazione di traffico, collocate in modo da misurare prevalentemente gli inquinanti provenienti da emissioni veicolari da strade limitrofe con intensità di traffico medio alta;- stazioni di misurazioni di fondo, ubicate in modo tale da non essere influenzate da una singola sorgente o da specifiche fonti emissive (riscaldamento, traffico, industrie) ma da essere rappresentative di livelli di inquinamento riferibili al contributo integrato di diverse sorgenti;- stazioni industriali, deputate a rilevare il contributo connesso alle limitrofe attività industriali;Facendo invece riferimento alle caratteristiche della zona in cui è ubicata la stazione, sempre secondo il D. Lgs 155/2010, si può distinguere in:- siti fissi di campionamento urbani: siti fissi inseriti in aree edificate in continuo o almeno in modo predominante;- siti fissi di campionamento suburbani: siti fissi inseriti in aree largamente edificate in cui sono presenti sia zone edificate, sia zone non urbanizzate;- siti fissi di campionamento rurali: siti fissi inseriti in tutte le aree diverse da quelle descritte in precedenza.Nelle stazioni sono installati gli strumenti di misura e campionamento che prelevano l'aria dall'esterno della cabina tramite una o più linee di campionamento in materiale inerte. A seconda dell'inquinante da rilevare gli strumenti utilizzano uno specifico metodo così come previsto dalla normativa tecnica vigente. Gli strumenti che effettuano la misura direttamente sul campione di aria esterna generano un segnale in uscita che è registrato, come dato di concentrazione, dal sistema informatico di cabina.Le misure sono generalmente effettuate in tempo 'reale' con l'eccezione di quelle relative al materiale particolato determinato con tecnica gravimetrica e di quelle che richiedono l'analisi chimica degli Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA) come il benzo(a)pirene e dei metalli tossici (piombo, nichel, arsenico e cadmio) nel particolato. I dati acquisiti automaticamente confluiscono in più centri organizzati su base provinciale (i C.O.P, Centri Operativi Provinciali) e successivamente sono inseriti in un apposita banca dati regionale. I dati sono sottoposti ad una prima validazione da parte del Dipartimento provinciale di Arpa per individuare ed escludere le situazioni palesemente anomali, mentre per le anomalie meno evidenti è necessario procedere a valutazioni dei dati su periodi temporali più lunghi. Quest'ultima tipologia di validazione è definita 'validazione di secondo livello' propedeutica alla certificazione e storicizzazione dei dati. L'accesso al pubblico delle informazioni prodotte dal SSRQA è possibile sulle pagine del sito https://aria.ambiente.piemonte.it/; Regione Piemonte ha anche attivo il servizio AriaWeb, https://aria.ambiente.piemonte.it/index.html#/qualita-aria/dati, un sistema specialistico dedicato ad esperti di dominio che permette l'accesso in tempo reale a tutte le informazioni rilevate dal SRRQA ed un servizio ad accesso libero: http://www.regione.piemonte.it/ambiente/aria/rilev/ariaday/ariaweb-new/index.php?option=com_content&view=frontpage&Itemid=1&lang=it

  • Il geoservizio è alimentato da una base dati derivante da varie fonti informative. I dati in consultazione sono:- i risultati del monitoraggio C.E.M da elettrodotti. Punti di misura effettuati da ARPA dei livelli di campo elettrico e magnetico a bassa frequenza, generati da elettrodotti. Le misure sono effettuate con sopralluoghi di operatori dotati di strumentazione portatile o attraverso centraline che rilevano le informazioni in continuo. Il livello di campo elettrico generato da una linea ad alta tensione rimane all'incirca costante nel tempo, per cui per ciascun punto viene riportato (ove rilevato in quanto significativo) il livello massimo di campo elettrico misurato. Il livello di campo magnetico varia invece nel tempo, in funzione della corrente in transito nella linea. Per questo motivo, per ciascun punto delle misure antecedenti al 2015, viene fornita una indicazione di massima di un intervallo di livelli di campo magnetico in cui i valori reali ricadono. Per le misure in continuo dal 2015 viene invece riportato il valore di massima mediana sulle 24 ore del campo magnetico, mentre per le misure spot dal 2015, si riporta il valore di campo magnetico istantaneo. Informazioni più di dettaglio sulla variabilità temporale e sui valori effettivamente misurati sono disponibili su richiesta a dip.rischi.fisici.tecnologici@arpa.piemonte.it. Sono inoltre fornite informazioni su data e comune in cui è stata effettuata la misura e (ove disponibile) sul codice della linea elettrica a cui la misura si riferisce. Le misure sono suddivise in: - Misure spot dal 2015 - Misure in continuo dal 2015 - Misure antecedenti al 2015 (spot e linee A.T.)- le aree di influenza del campo magnetico da elettrodotti. Arpa Piemonte fornisce un supporto tecnico ed effettua attività di verifica sulla valutazione delle fasce di rispetto degli elettrodotti, nell'ambito definito dalla L36/2001, dal DPCM 08/07/2003 e dal DPCM 29/05/2008. Le fasce di rispetto sono quei volumi intorno ai conduttori della linea, all'esterno dei quali è garantito il rispetto dell'obiettivo di qualità sul campo magnetico (3 µT). La progettazione di nuovi insediamenti (o la modifica di destinazione d'uso) con possibile permanenza prolungata di persone in prossimità di elettrodotti esistenti deve essere fatta all'esterno della fascia di rispetto dell'elettrodotto. L'insieme delle norme sopra citate prevede che i gestori degli elettrodotti forniscano l'ampiezza di tali fasce alle autorità competenti, ed in particolare al comune, affinché questo la integri negli strumenti urbanistici. Il ruolo di Arpa, in quanto Ente tecnico incaricato dell'attività di controllo, è quello di verificare quanto fornito dal gestore. La norma prevede inoltre che, in prima istanza, venga calcolata la Distanza di prima approssimazione (Dpa), e cioè quella 'distanza, in pianta sul livello del suolo, dalla proiezione del centro linea che garantisce che ogni punto la cui proiezione al suolo disti dalla proiezione del centro linea più di Dpa si trovi all'esterno delle fasce di rispetto'. All'atto pratico, per edificazioni all'esterno del corridoio definito dalla DPA, non è necessaria alcuna ulteriore verifica, mentre per edificazioni all'interno del corridoio, è necessario verificare che l'altezza del fabbricato sia tale da mantenerlo al di fuori del volume della fascia di rispetto, ovvero quel volume intorno ai conduttori al di fuori del quale è rispettato l'obiettivo di qualità . Il presente servizio contiene un'indicazione di massima dei corridoi definiti sul territorio, tenendo conto delle Dpa delle linee ad alta e altissima tensione, sia prese singolarmente, sia considerando la sovrapposizione del campo magnetico in presenza di due o più linee. - lo sviluppo delle linee elettriche con il punteggio di criticità dei comuni che fornisce una indicazione sulla densità e il numero di km di elettrodotti per ciascun Comune del Piemonte (viene effettuato il conteggio della lunghezza degli elettrodotti che attraversano le aree abitate di ogni comune del Piemonte).- Popolazione esposta al campo magnetico da linee ad alta tensione: indicazione del numero di persone esposte al campo magnetico generato da linee ad alta tensione, classificate per livello di esposizione (esposizione non significativa, limitata, media, elevata)