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  • L'immagine è un mosaico in falsi colori dei valori stagionali dell'indice NDVI* (Normalized Difference Vegetation Index) calcolato a partire dalla collezione di immagini acquisite sul Piemonte dalla coppia di satelliti Sentinel 2A-2B del programma europeo Copernicus, relativamente al periodo autunno 2022 - estate 2023. Il mosaico è stato generato componendo in un'immagine unica, secondo il modello di colori RGB, i valori stagionali di sintesi dell¿indice NDVI: al canale del rosso (R) è stato associato l'autunno 2022, a quello del verde (G) la primavera 2023, al blu (B) l'estate 2022. La composizione degli NDVI stagionali siffatta consente di differenziare le aree per le quali sono presenti uno o più cicli vegetativi o comunque variazioni della copertura del suolo (aree variamente colorate) da quelle in cui il suolo è completamente privo di vegetazione o con acqua permanente (tonalità di grigi fino al nero). Per il calcolo delle tre immagini di sintesi stagionale dell¿indice NDVI si è proceduto nel modo seguente: 1) Dallo stack multitemporale stagionale**, per ognuna delle bande che contribuisce al calcolo dell'NDVI, è stato calcolato il valore mediano di riflettanza di ciascun pixel. Sono state ottenute così due immagini: l'immagine di sintesi della banda del rosso e quella della banda del vicino infrarosso. 2) Dalle immagini di sintesi delle singole bande prodotte al punto precedente è stata infine calcolata l'immagine di sintesi stagionale dell¿indice NDVI. L'elaborazione è stata realizzata da Arpa Piemonte nell'ambito delle attività connesse al progetto nazionale di Monitoraggio del Consumo di suolo 2022 condotto dal Sistema Nazionale per la Protezione Ambientale (SNPA) attraverso il coordinamento di ISPRA e il coinvolgimento di diverse Agenzie regionali. Il progetto si pone l'obiettivo di monitorare le trasformazioni del territorio dovute ad espansioni urbane, infrastrutturali, commerciali, ecc. con la conseguente perdita di suolo naturale, agricolo e semi naturale, inteso come risorsa ambientale essenziale e fondamentalmente non rinnovabile. La metodologia di analisi si avvale, per la prima volta su scala nazionale in modo unitario ed omogeneo, delle nuove immagini Sentinel 2A/B che, dato il loro livello di dettaglio e la frequenza di rivisitazione garantita dalla missione Sentinel, consentono di ottenere visioni d'insieme del territorio nazionale in maniera periodica e costante (analisi multi temporale).Il confronto tra queste consente di evidenziare le principali trasformazioni del territorio e i relativi fenomeni di consumo di suolo (espansione insediamenti urbani, nuova viabilità, cantieristica per nuove opere, ecc.). Per una piegazione del significato dei colori dell'immagine NDVI multitemoporale consultare questa guida: https://webgis.arpa.piemonte.it/w-metadoc/Download/guida_colori_immagine_NDVI_multitemporale.pdf * L'NDVI è un indice vegetazionale basato sulle misure di riflettanza acquisite nelle regioni spettrali del rosso e del vicino infrarosso ed è fortemente correlato al contenuto di clorofilla e, se misurato nel tempo, al ciclo fenologico delle piante. ** Prima di confluire nello stack le singole immagini sono state opportunamente mascherate per eliminare la copertura nuvolosa.

  • L'immagine è un mosaico in falsi colori dei valori stagionali dell'indice NDVI* (Normalized Difference Vegetation Index) calcolato a partire dalla collezione di immagini acquisite sul Piemonte dalla coppia di satelliti Sentinel 2A-2B del programma europeo Copernicus, relativamente al periodo autunno 2020 - estate 2021. Il mosaico è stato generato componendo in un'immagine unica, secondo il modello di colori RGB, i valori stagionali di sintesi dell¿indice NDVI: al canale del rosso (R) è stato associato l¿ autunno 2020, a quello del verde (G) la primavera 2021, al blu (B) l¿estate 2021. La composizione degli NDVI stagionali siffatta consente di differenziare le aree per le quali sono presenti uno o più cicli vegetativi o comunque variazioni della copertura del suolo (aree variamente colorate) da quelle in cui il suolo è completamente privo di vegetazione o con acqua permanente (tonalità di grigi fino al nero). Per il calcolo delle tre immagini di sintesi stagionale dell¿indice NDVI si è proceduto nel modo seguente: 1) Dallo stack multitemporale stagionale**, per ognuna delle bande che contribuisce al calcolo dell¿NDVI, è stato calcolato il valore mediano di riflettanza di ciascun pixel. Sono state ottenute così due immagini: l¿immagine di sintesi della banda del rosso e quella della banda del vicino infrarosso. 2) Dalle immagini di sintesi delle singole bande prodotte al punto precedente è stata infine calcolata l¿immagine di sintesi stagionale dell¿indice NDVI. L'elaborazione è stata realizzata da Arpa Piemonte nell'ambito delle attività connesse al progetto nazionale di Monitoraggio del Consumo di suolo 2020 condotto dal Sistema Nazionale per la Protezione Ambientale (SNPA) attraverso il coordinamento di ISPRA e il coinvolgimento di diverse Agenzie regionali. Il progetto si pone l'obiettivo di monitorare le trasformazioni del territorio dovute ad espansioni urbane, infrastrutturali, commerciali, ecc. con la conseguente perdita di suolo naturale, agricolo e semi naturale, inteso come risorsa ambientale essenziale e fondamentalmente non rinnovabile. La metodologia di analisi si avvale, per la prima volta su scala nazionale in modo unitario ed omogeneo, delle nuove immagini Sentinel 2A/B che, dato il loro livello di dettaglio e la frequenza di rivisitazione garantita dalla missione Sentinel, consentono di ottenere visioni d'insieme del territorio nazionale in maniera periodica e costante (analisi multi temporale).Il confronto tra queste consente di evidenziare le principali trasformazioni del territorio e i relativi fenomeni di consumo di suolo (espansione insediamenti urbani, nuova viabilità, cantieristica per nuove opere, ecc.). Per una spiegazione del significato dei colori dell'immagine NDVI multitemoporale consultare questa guida: https://webgis.arpa.piemonte.it/w-metadoc/Download/guida_colori_immagine_NDVI_multitemporale.pdf * L'NDVI è un indice vegetazionale basato sulle misure di riflettanza acquisite nelle regioni spettrali del rosso e del vicino infrarosso ed è fortemente correlato al contenuto di clorofilla e, se misurato nel tempo, al ciclo fenologico delle piante. ** Prima di confluire nello stack le singole immagini sono state opportunamente mascherate per eliminare la copertura nuvolosa.

  • Il geoservizio è alimentato da una base dati derivante da varie fonti informative. I dati in consultazione riguardano:- i siti complessi con i dati riguardanti le misure effettuate negli anni - lo storico delle sorgenti a partire dal 1999- lo storico delle misure nello stesso arco temporale

  • Il dataset rappresenta gli effetti al suolo associati all'evento alluvionale dell'8 Luglio 1996 nella Provincia del Verbano-Cusio-Ossola e di Novara. Per il Comune di Armeno, le informazioni riguardano anche i processi e gli effetti causati dal nubifragio dell'11 agosto 1996. Sono riportati: la delimitazione delle aree inondate, i dissesti sui conoidi, i dissesti di versante; inoltre sono state rappresentate le tipologie di danno rilevate.

  • Il dataset costituisce un mosaico di immagini acquisite dal satellite Sentinel 2A (programma europeo Copernicus) durante l'estate del 2020. Le immagini sono opportunamente mosaicate a copertura del territorio piemontese secondo una serie di 12 tiles e sono pubblicate in colori naturali: bande 4 (rosso), 3 (verde) e 2 (blu) del sensore MSI (13 canali nel visibile/infrarosso VNIR). Il mosaico è stato realizzato da Arpa Piemonte nell'ambito delle attività connesse al progetto nazionale di Monitoraggio del Consumo di suolo 2019 condotto dal Sistema Nazionale per la Protezione Ambientale (SNPA) attraverso il coordinamento di ISPRA e il coinvolgimento di diverse Agenzie regionali. Il progetto si pone l'obiettivo di monitorare le trasformazioni del territorio dovute a espansioni urbane, infrastrutturali, commerciali, ecc. con la conseguente perdita di suolo naturale, agricolo e semi naturale, inteso come risorsa ambientale essenziale e fondamentalmente non rinnovabile. La metodologia di analisi si avvale, per la prima volta su scala nazionale in modo unitario ed omogeneo, delle nuove immagini Sentinel 2A/B che, dato il loro livello di dettaglio e la frequenza di rivisitazione garantita dalla missione Sentinel, consentono di ottenere visioni d'insieme del territorio nazionale in maniera periodica e costante (analisi multi temporale).Il confronto tra queste consente di evidenziare le principali trasformazioni del territorio e i relativi fenomeni di consumo di suolo (espansione insediamenti urbani, nuova viabilità, cantieristica per nuove opere, ecc.).

  • Il dataset costituisce un mosaico di immagini acquisite dal satellite Sentinel 2A (programma europeo Copernicus) durante la primavera del 2017. Le immagini sono opportunamente mosaicate a copertura dei territori piemontese, valdostano e parte della Liguria secondo una serie di 9 tiles e sono pubblicate in colori naturali: bande 4 (rosso), 3 (verde) e 2 (blu) del sensore MSI (13 canali nel visibile/infrarosso VNIR).Data delle acquisizioni: 08 marzo per i tiles TMP - TMQ - TMR - TNP - TNQ - TNR - TNS11 marzo per i tiles TLP - TLS - TMS18 marzo per il tile TMS20 aprile per i tiles TMR - TLQ - TLR Il mosaico è stato realizzato da Arpa Piemonte nell'ambito delle attività connesse al progetto nazionale di Monitoraggio del Consumo di suolo 2017 condotto dal Sistema Nazionale per la Protezione Ambientale (SNPA) attraverso il coordinamento di ISPRA e il coinvolgimento di diverse Agenzie regionali. Il progetto si pone l'obiettivo di monitorare le trasformazioni del territorio dovute a espansioni urbane, infrastrutturali, commerciali, ecc. con la conseguente perdita di suolo naturale, agricolo e semi naturale, inteso come risorsa ambientale essenziale e fondamentalmente non rinnovabile. La metodologia di analisi si avvale, per la prima volta su scala nazionale in modo unitario ed omogeneo, delle nuove immagini Sentinel 2A/B che, dato il loro livello di dettaglio e la frequenza di rivisitazione garantita dalla missione Sentinel, consentono di ottenere visioni d'insieme del territorio nazionale in maniera periodica e costante (analisi multi temporale).Il confronto tra queste consente di evidenziare le principali trasformazioni del territorio e i relativi fenomeni di consumo di suolo (espansione insediamenti urbani, nuova viabilità, cantieristica per nuove opere, ecc.).

  • Il dataset costituisce un mosaico di immagini acquisite dal satellite Sentinel 2A (programma europeo Copernicus) durante l'autunno del 2016. Le immagini sono opportunamente mosaicate a copertura dei territori piemontese, ligure e valdostano secondo una serie di 9 tiles e sono pubblicate in colori naturali: bande 4 (rosso), 3 (verde) e 2 (blu) del sensore MSI (13 canali nel visibile/infrarosso VNIR).Data delle acquisizioni: 02 settembre per i tiles TLQ - TLR 09 settembre per i tiles TMP29 settembre per i tiles TLP - TLQ - TLR - TMQ - TMR - TMS - TNQ - TNPIl mosaico è stato realizzato da Arpa Piemonte nell'ambito delle attività connesse al progetto nazionale di Monitoraggio del Consumo di suolo 2016 condotto dal Sistema Nazionale per la Protezione Ambientale (SNPA) attraverso il coordinamento di ISPRA e il coinvolgimento di diverse Agenzie regionali. Il progetto si pone l'obiettivo di monitorare le trasformazioni del territorio dovute a espansioni urbane, infrastrutturali, commerciali, ecc. con la conseguente perdita di suolo naturale, agricolo e semi naturale, inteso come risorsa ambientale essenziale e fondamentalmente non rinnovabile. La metodologia di analisi si avvale, per la prima volta su scala nazionale in modo unitario ed omogeneo, delle nuove immagini Sentinel 2A/B che, dato il loro livello di dettaglio e la frequenza di rivisitazione garantita dalla missione Sentinel, consentono di ottenere visioni d¿insieme del territorio nazionale in maniera periodica e costante (analisi multi temporale).Il confronto tra queste consente di evidenziare le principali trasformazioni del territorio e i relativi fenomeni di consumo di suolo (espansione insediamenti urbani, nuova viabilità, cantieristica per nuove opere, ecc.).

  • La rete di monitoraggio della qualità delle acque sotterranee annovera:- 13 GWB relativi al sistema idrico sotterraneo superficiale di pianura;- 4 GWB relativi al sistema idrico sotterraneo superficiale dei fondovalle;- 7 GWB afferenti ai complessi idrogeologici collinare e montano;- 6 GWB relativi al sistema idrico sotterraneo profondo.Lo Stato di Qualità è definito annualmente sulla base dello Stato Quantitativo e dello Stato Chimico. In entrambi i casi si assegnano due giudizi: BUONO e SCARSO. Il giudizio finale sullo stato complessivo è definito sulla base del valore peggiore tra lo stato quantitativo e lo stato chimico.

  • Viene resa disponibile una revisione della mappa regionale delle concentrazioni medie di attività radon al piano terra. Il radon è un gas radioattivo naturale che ha origine principalmente nel suolo dal decadimento del radio presente nelle rocce e nel terreno. Per la sua natura e le sue proprietà chimico-fisiche entra facilmente negli ambienti confinati come abitazioni, luoghi di lavoro e scuole. Costituisce un pericolo per la salute perché può causare il tumore polmonare. La media radon attualmente stimata nelle abitazioni in Piemonte ai piani terra risulta pari a 89 Bq/m3, con ampia variazione su tutto il territorio regionale. Per ogni Comune della Regione si stima la distribuzione del radon tramite un approccio che unisce le conoscenze radio-geolitologiche del territorio alle misure sperimentali. L’attuale valore medio piemontese complessivo stimato a livello residenziale è pari a 71,4 Bq/m3. Oltre alla stima delle concentrazioni medie di attività radon viene anche resa disponibile l’individuazione delle aree prioritarie, ai sensi dell’articolo 11, comma 3, del D.lgs 101/2020. Si tratta delle aree nelle quali la stima della percentuale di edifici che supera il livello di riferimento di 300 Bq/m3 è pari o superiore al 15 per cento (indicatore P>LR). Sono state inoltre individuate delle aree di attenzione, cioè quei Comuni in cui l’indicatore P>LR è compreso tra 10 e 15 ovvero geograficamente o litologicamente affini alle aree prioritarie. A partire dall'individuazione delle aree prioritarie è stata in seguito realizzata la classificazione Urban Health dei territori Comunali dal punto di vista del radon, principalmente indirizzata a professionisti e Enti pubblici. Con Urban Health si intende un’orientamento strategico che integra le azioni di tutela e promozione della salute nella progettazione urbana e sottolinea la forte dipendenza tra il benessere fisico, psichico e sociale e l'ambiente urbano in cui si vive. È necessario quindi stabilire una scala di prestazione che partendo dall’indicatore P>LR (probabilità di superamento del Livello di Riferimento) consenta di attribuire dei punteggi per ogni Comune piemontese. La classificazione si basa su una scala di prestazione riferita all’indicatore P>LR. Il punteggio è così attribuito: -1, nelle aree definite Prioritarie ai sensi del D.Lgs. 101/2020 pubblicate sulla GU Numero 93 del 20/04/2023; 0, nelle aree definite di attenzione (Delibera Regionale 25/11/2022 Numero 61-6054 -BUR 12/01/2023); 3, nelle aree in cui l’indicatore è compreso tra 2% e 10%; 5, se l’indicatore è inferiore al 2%.

  • Il dataset riporta le risultanze dell'analisi con tecnologia radar-satellitare SqueeSAR(TM) svoltenell'Ambito del Programma europeo di cooperazione transfrontaliera tra Francia e Italia INTERREG ALCOTRA - Progetto ADVITAM (http://www.interreg-alcotra.eu/it/decouvrir-alcotra/les-projets-finances/ad-vitam). Le analisi sono state effettuate dalla ditta TRE-Altmira per conto del Dipartimento Tematico Rischi Naturali e Ambientali di Arpa Piemonte, utilizzando i dati delle piattaforme satellitari SENTINEL-1B e SENTINEL-1B del programma europeo Copernicus (https://www.copernicus.eu/en/about-copernicus) per il periodo compreso tra ottobre 2014 e ottobre 2018.