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Il dataset rappresenta un primo quadro conoscitivo delle aree umide, ottenuto attraverso la raccolta di dati già esistenti, prodotti in ambiti differenti, con diverse finalità. E` stato realizzato a seguito della DGR n. 64-11892 del 28/7/09 "Censimento della rete di aree umide presenti in Piemonte" che individua la Direzione Agricoltura e la Direzione Ambiente di Regione Piemonte, con la collaborazione di Arpa Piemonte, quali strutture incaricate di coordinare e organizzare l`effettuazione di un censimento delle zone umide. La raccolta dei dati armonizza e struttura informazioni che ricoprono un periodo di tempo molto variabile, a partire dal 1991 fino al 2010. La classificazione adottata nel presente lavoro ha la finalità di fornire un inquadramento generale che caratterizzi, a livello regionale, gli ambienti umidi per i quali è stato possibile reperire fonti informative utili. Tale classificazione prevede una macrosuddivisione tra due gruppi di zone umide tipicamente continentali: NATURALI E SEMINATURALI e ARTIFICIALI. Le categorie di zone umide sono rappresentate, per le zone umide naturali e seminaturali, da:SORGENTI, RISORGIVE E FONTANILI, ACQUE CORRENTI, ZONE PERIFLUVIALI(lanche, golene, ecc..), LAGHI, STAGNI E PALUDI, TORBIERE, ACQUITRINI E POZZE, BOSCHI UMIDI e, per quanto riguarda le zone umide artificiali, da: ACQUE CORRENTI ARTIFICIALI, RISAIE, INVASI ARTIFICIALI, LAGHI DI CAVA. Durante il 2024 è stato avviato un processo di revisione che ha portato alla pubblicazione, all’interno dell’elemento puntuale RISORGIVE E FONTANILI, di un aggiornamento a livello regionale. E' invece in corso la revisione delle TORBIERE le cui risultanze verranno pubblicate nel prossimo biennio.
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Dati geografici dell'edizione 2016 della Carta forestale e dei dati ad essa complementari relativi ad arboricoltura da legno, formazioni lineari e superfici forestali con copertura inferiore al 20%. La metodologia adottata per l'aggiornamento si è basata sulla fotointerpretazione della copertura complessiva, avendo come base di partenza quella derivante dagli studi per i PFT e come ripresa aerea di riferimento la ripresa aerea ICE 2009-2011 della Regione Piemonte. La delimitazione della superficie forestale è basata sulla definizione di bosco valida a livello regionale (L.R. 4/09). L’attività di evoluzione e aggiornamento dello strato informativo proseguirà nei prossimi anni con i dati rilevati nell’ambito di redazione dei PFIT (Piani Forestali d’Indirizzo Territoriale) per ciascuna Area Forestale individuata sul territorio regionale.
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Il dato rappresenta gli elementi della rete ecologica del territorio analizzato o informazioni propedeutiche alla loro individuazione quali: 1 - la carta degli habitat, realizzata adottando il sistema di classificazione EUNIS, sviluppato dall'Agenzia Europea per l'Ambiente. Tale classificazione ha lo scopo di generare un riferimento comune delle tipologie di habitat per tutti i paesi dell' Unione Europea. In funzione del dettaglio che le basi dati disponibili hanno consentito di raggiungere, sono stati selezionati 86 ambienti che costituiscono la “legenda di riferimento” del territorio regionale al di sotto deI 1400 m di quota. 2 - le Aree di Valore Ecologico desunte dalla carta degli habitat a seguito dell’elaborazione di indici faunistici e vegetazionali che hanno individuato le aree importanti per fauna (mammiferi, avifauna, invertebrati inclusi negli allegati II e IV della Direttiva “Habitat” e I della Direttiva “Uccelli”) e vegetazione, selezionando gli ambienti che soddisfano uno dei due criteri seguenti: a) essere importanti per la vegetazione e per almeno uno dei tre gruppi faunistici; b) essere importanti per tutti e tre i gruppi faunistici; 3 - le Aree di Valore Ecologico Esogene che integrano le precedenti e sono costituite da ambienti naturali o seminaturali che non soddisfano le condizioni illustrate al punto 2) ma risultano inclusi all’interno dei siti della RN2000. 4- la carta della connettività ecologica, questa carta definisce il livello di interconnessione tra le diverse aree naturali “sorgente” presenti. Le informazioni utili alla costruzione della carta vengono dedotte tramite l'applicazione di algoritmi di "cost distance" e l'analisi di parametri legati alla morfologia delle aree studiate 5- la carta dell'uso del suolo, al di sopra del limite dei 1400 metri di quota si è deciso di semplificare la “legenda degli habitat di riferimento” in una legenda più speditiva considerando che le basi cartografiche disponibili sono carenti in area montana/alpina e che al di sopra del suddetto limite ci sono meno problematiche in termini di connettività ecologica e frammentazione territoriale. La legenda è caratterizzata da habitat ricadenti nel primo livello Eunis. Come previsto dalla metodologia approvata con D.G.R. n. 52-1979 del 31/07/2015, devono essere incluse tra le AVE anche eventuali aree inserite all’interno della BD Zone Umide del Piemonte (D.G.R. n. 64-11892 del 28/07/2009), eventualmente non individuabili secondo la procedura di cui ai punti 2) e 3) che soddisfano le seguenti condizioni: a) essere occupate da torbiere; b) essere occupate da stagni, lanche e canneti e ricadenti all’interno dei siti della RN2000 o delle IPA (Important Plant Areas).
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Il dato rappresenta gli elementi della rete ecologica del territorio provinciale e le informazioni propedeutiche alla loro individuazione quali: 1 - la carta degli habitat, realizzata adottando il sistema di classificazione EUNIS, sviluppato dall'Agenzia Europea per l'Ambiente. Tale classificazione ha lo scopo di generare un riferimento comune delle tipologie di habitat per tutti i paesi dell' Unione Europea. In funzione del dettaglio che le basi dati disponibili hanno consentito di raggiungere, sono stati selezionati 86 ambienti che costituiscono la “legenda di riferimento” del territorio regionale al di sotto deI 1400 m di quota; 2 - le Aree di Valore Ecologico desunte dalla carta degli habitat a seguito dell’elaborazione di indici faunistici e vegetazionali che hanno individuato le aree importanti per fauna (mammiferi, avifauna, invertebrati inclusi negli allegati II e IV della Direttiva “Habitat” e I della Direttiva “Uccelli”) e vegetazione, selezionando gli ambienti che soddisfano uno dei due criteri seguenti: a) essere importanti per la vegetazione e per almeno uno dei tre gruppi faunistici; b) essere importanti per tutti e tre i gruppi faunistici; 3 - le Aree di Valore Ecologico Esogene che integrano le precedenti e sono costituite da ambienti naturali o seminaturali che non soddisfano le condizioni illustrate al punto 2) ma risultano inclusi all’interno dei siti della RN2000; 4 - la Carta della connettività ecologica, questa definisce il livello di interconnessione tra le diverse aree naturali “sorgente” presenti. Le informazioni utili alla costruzione della carta vengono dedotte tramite l'applicazione di algoritmi di "cost distance" e l'analisi di parametri legati alla morfologia delle aree studiate. Come previsto dalla metodologia approvata con D.G.R. n. 52-1979 del 31/07/2015, devono essere incluse tra le AVE anche eventuali aree inserite all’interno della BD Zone Umide del Piemonte (D.G.R. n. 64-11892 del 28/07/2009), eventualmente non individuabili secondo la procedura di cui ai punti 2) e 3) che soddisfano le seguenti condizioni: a) essere occupate da torbiere; b) essere occupate da stagni, lanche e canneti e ricadenti all’interno dei siti della RN2000 o delle IPA (Important Plant Areas).
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Il dato rappresenta gli elementi della rete ecologica del territorio provinciale e le informazioni propedeutiche alla loro individuazione, quali: 1 - la carta degli habitat, realizzata adottando il sistema di classificazione EUNIS, sviluppato dall'Agenzia Europea per l'Ambiente. Tale classificazione ha lo scopo di generare un riferimento comune delle tipologie di habitat per tutti i paesi dell' Unione Europea. In funzione del dettaglio che le basi dati disponibili hanno consentito di raggiungere, sono stati selezionati 86 ambienti che costituiscono la “legenda di riferimento” del territorio regionale al di sotto deI 1400 m di quota; 2 - le Aree di Valore Ecologico desunte dalla carta degli habitat a seguito dell’elaborazione di indici faunistici e vegetazionali che hanno individuato le aree importanti per fauna (mammiferi, avifauna, invertebrati inclusi negli allegati II e IV della Direttiva “Habitat” e I della Direttiva “Uccelli”) e vegetazione, selezionando gli ambienti che soddisfano uno dei due criteri seguenti: a) essere importanti per la vegetazione e per almeno uno dei tre gruppi faunistici; b) essere importanti per tutti e tre i gruppi faunistici; 3 - le Aree di Valore Ecologico Esogene che integrano le precedenti e sono costituite da ambienti naturali o seminaturali che non soddisfano le condizioni illustrate al punto 2) ma risultano inclusi all’interno dei siti della RN2000; 4 - la Carta della connettività ecologica, questa definisce il livello di interconnessione tra le diverse aree naturali “sorgente” presenti. Le informazioni utili alla costruzione della carta vengono dedotte tramite l'applicazione di algoritmi di "cost distance" e l'analisi di parametri legati alla morfologia delle aree studiate. Come previsto dalla metodologia approvata con D.G.R. n. 52-1979 del 31/07/2015, devono essere incluse tra le AVE anche eventuali aree inserite all’interno della BD Zone Umide del Piemonte (D.G.R. n. 64-11892 del 28/07/2009), eventualmente non individuabili secondo la procedura di cui ai punti 2) e 3) che soddisfano le seguenti condizioni: a) essere occupate da torbiere; b) essere occupate da stagni, lanche e canneti e ricadenti all’interno dei siti della RN2000 o delle IPA (Important Plant Areas).
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Identificazione della vegetazione con riferimento agli ecosistemi boschivi (valore di naturalità) nell'area oggetto del Piano Paesaggistico di Pinerolo.
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Dati relativi a popolamenti e materiali di base per la vivaistica forestale individuati ai sensi del D.Lgs 386/03 e del Regolamento regionale 1/R del 22/02/2022. Viene reso disponibile un servizio WFS (vers 2.0) di tipo Complex Feature. Per utilizzare questo tipo di servizio si consiglia di utilizzare - ad esempio - il plugin QGIS 'WFS 2.0 Client'. Il servizio è disponibile all'indirizzo https://gisserver.territorio.csi.it/geoserver/decsiraogc_idf_pop_seme/wfs?
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Il dato espone le informazioni geografiche relative agli eventi inseriti sul registro degli eventi ed interventi dei Piani Forestali Aziendali (PFA) e dei Piani di Gestione Forestale (PGF) approvati. Sono raccolte informazioni a su diverse tipologie di geometrie (punti, linee, poligoni).
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Dati geografici relativi alle trasformazioni del bosco autorizzati ai sensi dell'art.19 della L.r. 4/09.
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DATO STORICO DEL 2008. Il servizio illustra il grado di biodiversità potenziale del territorio e individua i principali elementi della rete ecologica riferita al 2008, in funzione del numero di specie di Mammiferi che il territorio era potenzialmente in grado di ospitare, sulla base di 23 specie considerate, selezionate fra le più rappresentative sul territorio piemontese. Vengono individuate aree a maggior o minor pregio naturalistico, aree non idonee per caratteristiche intrinseche (copertura del suolo, quota o pendenza) ed aree degradate per la presenza di intense attività antropiche. Il modello BIOMOD è stato realizzato secondo la Direttiva 92/43/EEC. Inoltre il servizio evidenzia il modello ecologico FRAGM che permette di conoscere il grado di connettività ecologica di un territorio, intesa come la sua capacità di ospitare specie animali, permetterne lo spostamento, e definirne così il grado di frammentazione. Si segnala che recentemente è stata adottata una nuova metodologia i cui risultati sono disponibili sul Geoportale Piemonte, a cui si rimanda.