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  • Destinazioni d'uso e Strumenti Urbanistici Esecutivi individuati dai Piani Regolatori comunali e intercomunali della Provincia di Biella, organizzati secondo la legenda provinciale unificata

  • Numeri civici in provincia di Biella, suddivisi in base al Comune e alla via/località di appartenenza

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    Destinazione produttiva delle viti, relativamente a unità vitate con coltivazione di uva per la produzione potenziale di vino a denominazione di origine, rappresentate su mosaicatura catastale di riferimento regionale. Le tipologie di vino sono state raggruppate sulla base dei primi quattro codici della classificazione Mipaaf vino del Ministero delle Politiche Alimentari e Forestali.

  • Reticolo stradale in provincia di Biella. Strade suddivise in base al Comune e identificate dal toponimo.

  • Il dato, frutto di un estrazione da quello regionale, individua tutte le fermate della rete di tasporto pubblico su gomma che interessano la gestione del servizio da parte della Provincia di Biella, e comprende la denominazione e il codice alfanumerico regionale.

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    Carta della classificazione dei fogli catastali montani in relazione allo svantaggio naturale finalizzata all’attuazione del Complemento regionale per lo sviluppo rurale del PSP 2023-2027 (CSR) del Piemonte per l’intervento SRB01 – Sostegno zone con svantaggi naturali (montagna). La metodologia seguita per la designazione delle zone soggette a vincoli naturali in Piemonte fin dal periodo di programmazione 2014-2020 ha utilizzato la combinazione dei fattori altitudine e pendenza dei versanti. I parametri sopra elencati sono stati applicati, mediante operazioni GIS, a unità cartografiche (pixel) di 20 metri di lato. Tali unità sono state successivamente aggregate a livello di foglio di mappa catastale, classificando ciascun foglio, in base alla prevalenza, secondo quattro classi di intensità dei vincoli naturali (svantaggio clivo-altimetrico). Le elaborazioni riguardano esclusivamente le zone di montagna di cui all'articolo 32, paragrafo 1, lettera a) del regolamento (UE) n. 1305/2013. Le classi di svantaggio naturale designate sono: • classe 1 - zone montane con svantaggio clivo-altimetrico basso (quota bassa): rappresentata principalmente dai più ampi fondovalle alluvionali della regione e dal cosiddetto “pedemonte”, costituito dalle superfici di raccordo fra pianura e montagna allo sbocco delle valli alpine • classe 2 - zone montane con svantaggio clivo-altimetrico medio (quota media e/o pendenza moderata): dominante nei territori appenninici e nei maggiori edifici morenici • classe 3 - zone montane con svantaggio clivo-altimetrico medio-alto (quota da media ad elevata e/o pendenza da moderata a media): presente in buona parte delle valli alpine, di cui costituisce i versanti e i crinali più arrotondati nonché nei fondovalle situati alle quote maggiori • classe 4 - zone montane con svantaggio clivo-altimetrico alto (quota da media ad elevata e/o pendenza elevata): dominante negli alti versanti alpini e nella maggior parte dei crinali alpini. Le classi sopra riportate rappresentano un’ulteriore suddivisione delle aree montane e vengono utilizzate per diversificare il livello dei pagamenti.

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    Varietà di vite, compresi gli incroci, coltivate per la produzione di uva da vino estratti dall’Anagrafe Agricola e rappresentate su mosaicatura catastale di riferimento regionale.

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    Uso del suolo prevalente secondo la classificazione del Censimento agricoltura rappresentato sul mosaico regionale delle particelle catastali (Progetto Mosaicatura Catastale) derivato dal trattamento delle informazioni catastali disponibili sul Sistema di Interscambio (Progetto SigmaTer) e inquadrato nel sistema di riferimento WGS84/UTM32N. Sono inoltre consultabili i dati relativi alle particelle biologiche. Non sono disponibili dati dei comuni di Belgirate e Mezzana Mortigliengo perchè in Anagrafe Agricola non risultano particelle dichiarate appartenenti a tali comuni.

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    Destinazione produttiva delle viti, relativamente a unità vitate con coltivazione di uva per la produzione potenziale di vino a denominazione di origine, rappresentate su mosaicatura catastale di riferimento regionale. Le tipologie di vino sono state raggruppate sulla base dei primi quattro codici della classificazione Mipaaf vino del Ministero delle Politiche Alimentari e Forestali.

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    Le aree sono state individuate da IPLA secondo tre criteri di individuazione delle HNV definiti a livello europeo: 1. uso del suolo (land cover) agricolo (superficie agricola utilizzata, SAU) e altre coperture del territorio (forestali, aree seminaturali, aree occupate da infrastrutture); 2. presenza di elementi seminaturali dell’agroecosistema, quali formazioni lineari arboreo-arbustive, fasce fluviali e di mosaici colturali complessi tra diverse colture e boschi, costituenti habitat e connessioni ecologiche funzionali; 3. presenza di specie di flora e fauna di interesse per la conservazione della biodiversità. Per i primi due criteri si è deciso di utilizzare le diverse fonti di informazione sulle coperture del suolo disponibili e soggette ad aggiornamenti periodici quali, in ordine gerarchico di priorità: • colture (SAU e superfici forestali), sulla base delle dichiarazioni rese nei fascicoli aziendali dell’anagrafe agricola unica del Piemonte, con una o più classi colturali riferite alla base catastale • boschi, altre superfici forestali (arboricoltura da legno) e formazioni lineari non costituenti bosco (siepi campestri, filari ecc. utili per definire la connettività ecologica) desunti dalla Carta forestale regionale, aggiornata al 2016 a cura dell’IPLA per il Settore Foreste della Regione Piemonte in formato GIS; • altre superfici agricole e usi del suolo desunti dalla fotointerpretazione generale del territorio, periodicamente aggiornata a cura di AGEA (“ortofoto AGEA”).