Vettoriale (SHP)
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pubblica Amministrazione
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Il dataset rappresenta le webcam autostrade disponibili sul territorio di Regione Piemonte. Fonte dati - https://www.autostrade.it/en/webcam
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Il dataset è relativo agli Incendi Boschivi che hanno interessato il territorio della Regione Piemonte, in particolare: - AREE percorse da incendi boschivi di grandi dimensioni (maggiori o uguali a 10 ha) perimetrate dal Corpo Forestale dello Stato e i relativi punti d'innesco; - PUNTI di INNESCO degli incendi boschivi Intervallo temporale 1997 - 2024 Sono forniti in scarico le aree e i punti e una tabella INCENDI_T_INCENDIO che è possibile mettere in join con entrambi gli shape file forniti.
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Dati geografici dell'edizione 2016 della Carta forestale e dei dati ad essa complementari relativi ad arboricoltura da legno, formazioni lineari e superfici forestali con copertura inferiore al 20%. La metodologia adottata per l'aggiornamento si è basata sulla fotointerpretazione della copertura complessiva, avendo come base di partenza quella derivante dagli studi per i PFT e come ripresa aerea di riferimento la ripresa aerea ICE 2009-2011 della Regione Piemonte. La delimitazione della superficie forestale è basata sulla definizione di bosco valida a livello regionale (L.R. 4/09). L’attività di evoluzione e aggiornamento dello strato informativo proseguirà nei prossimi anni con i dati rilevati nell’ambito di redazione dei PFIT (Piani Forestali d’Indirizzo Territoriale) per ciascuna Area Forestale individuata sul territorio regionale.
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Il dataset rappresenta le sedi dei Presidi idraulici ed idrogeologici presenti sul territorio della Regione Piemonte, nello specifico: - Sedi Presidi (istituiti e non istituiti): luoghi di coordinamento del presidio (punti) - Punti di criticità potenziale: punti di monitoraggio relativi ai presidi di I° livello (punti). - Punti conoscitivi del dissesto: punti di monitoraggio relativi ai presidi II° livello (punti). - Aree di pertinenza dei Presidi (istituiti e non istituiti): ambiti di competenza della sede di presidio (aree). Il presidio vigila e controlla i punti o le aree considerate critiche sotto il profilo idraulico o idrogeologico ed è costituito da: - una sede operativa individuata su proposta della Provincia; - una o più sedi logistiche individuate presso i comuni compresi nell’ambito territoriale del presidio; - un gruppo tecnico individuato dalla Provincia e costituito da personale della Provincia e se necessario degli Enti locali; - una o più squadre operative istituite dalla Provincia e costituite dal volontariato di protezione civile e se necessario dal personale degli Enti locali. I presidi sono attivati dalle Province qualora sia emesso dal CFR il bollettino di allerta meteo-idrologica di cui al disciplinare regionale approvato con Delibera di Giunta del 30 luglio 2007 n 46-6578. L’attivazione, per casi eccezionali, può essere richiesta anche dai Comuni, dalla Regione e dagli uffici territoriali di Governo. I presidi devono essere dotati di : - attrezzature informatiche, - attrezzature di campagna e per rilievi esterni, - attrezzatura cartografica (in rapporto con il centro cartografico regionale), - attrezzature per la sicurezza, - attrezzature da trasporto – mezzi, - attrezzature speciali, - attrezzature di comunicazione e rilevamento. I presidi idraulici e idrogeologici di Protezione Civile, di competenza regionale, sono istituiti al fine di: - consentire attività locale di coordinamento, comando e controllo dell’ambito territoriale di riferimento; - garantire un’adeguata informazione e sorveglianza di ambiti territoriali con particolare attenzione dei tratti e dei punti fluviali considerati potenzialmente pericolosi, - segnalare le criticità durante gli eventi al fine di favorire il pronto intervento, secondo quanto stabilito dalla normativa vigente; - stoccare le risorse strumentali della Regione, delle Province e dei Comuni e delle componenti di volontariato per l’attività logistica; - supportare le attività delle squadre operative; - contribuire nell’avviare attività preventive dell’ambito territoriale di riferimento; - garantire informazioni per la redazione degli strumenti programmatori e pianificatori. I presidi idraulici ed idrogeologici sono classificati in tre livelli: 1. Presidi di primo livello, considerati strategici per l’assistenza e il pronto intervento logistico istituiti dalla Regione; 2. Presidi di secondo livello istituiti dalla Regione su proposta delle Province in grado di assicurare tutte le attività richieste; 3. Presidi di terzo livello istituiti dalla Regione su proposta delle Province che si avvalgono di una o più sedi logistiche comunali o del volontariato.
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Il dataset rappresenta i Centri Operativi di Protezione Civile presenti sul territorio della Regione Piemonte rappresentati sul territorio a livello puntuale. I Centri Operativi di Protezione Civile vengono attivati sul territorio colpito dall’emergenza per garantire la gestione coordinata degli interventi. I centri devono essere collocati in aree sicure rispetto alle diverse tipologie di rischio, in strutture idonee dal punto di vista strutturale, funzionale e logistico. I Centri Operativi di Protezione Civile sono strutturati in funzioni di supporto - secondo il Metodo Augustus - dove sono rappresentate tutte le amministrazioni, gli enti e i soggetti che concorrono alla gestione dell’emergenza. La catena classica di coordinamento, in un modello puramente teorico, prevede, dal livello locale a quello nazionale l’attivazione dei seguenti Centri gerarchicamente sovraordinati: COC - Centro operativo comunale, COM - Centro operativo misto, CCS - Centro coordinamento soccorsi, SOP - Sale Operative Provinciali, SOR - Sala Operativa Regionale, Dicomac - Direzione comando e controllo. I Centri Operativi di Protezione Civile presenti sul territorio piemontese sono i seguenti: - SOR - Sala Operativa Regionale: ha sede presso la sede della Protezione Civile - Regione Piemonte - c.so Marche 79, Torino. - SOP - Sale Operative Provinciali: hanno sede presso le sedi territoriali provinciali. - CCS - Centro Coordinamento Soccorsi: i CCS sono ubicati presso le Prefetture rappresentano il massimo organo di coordinamento delle attività di Protezione Civile in emergenza a livello provinciale, composto dai responsabili di tutte le strutture operative che operano sul territorio, individuano le strategie e gli interventi per superare l'emergenza. - COM - Centri Operativi Misti: strutture operativa che coordinano i servizi di emergenza a livello provinciale. I Centri Operativi Misti sono aree formate dall'aggregazione di comuni con funzioni di Protezione Civile, strutture operativa che coordinano i servizi di emergenza a livello provinciale. Nel dato puntuale è rappresentato il comune capofila. - COC – Centri Operativi Comunali: attivati dal Sindaco per la direzione e il coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza alla popolazione a livello comunale. Solitamente i COC hanno sede presso il Municipio.
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Limite dei Gruppi di azione locale (GAL) alla scala 1:10000, definiti nell'ambito del PSR 2007-2013 (dato storico)
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Dati geografici relativi alla Viabilità di interesse silvo-pastorale proposta, realizzati da IPLA sulla base dei dati raccolti nel corso degli studi per i Piani Forestali Territoriali della Regione Piemonte (convenzionalmente aggiornati all'anno 2000).
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Dati geografici relativi ai tratti a rischio di asportazione della vegetazione arborea in occasione di eventi alluvionali, individuati nell'Allegato 3 al Titolo I-"Norme per l'assetto della rete idrografica e dei versanti" delle Norme di attuazione del PAI. https://www.adbpo.it/PAI/7%20-%20Norme%20di%20attuazione/7.1%20-%20Norme%20di%20attuazione/Allegati%20al%20titolo%20I/Allegato_3_al_titolo_1.pdf L'individuazione di tali aree deriva da un'elaborazione geografica frutto dell'intersezione tra la fascia A del PAI e i tratti a rischio di asportazione. Il livello geografico è uno strumento di lavoro derivato da una cartografia ufficiale ma, non essendo approvato da un atto formale, assume carattere ricognitivo.
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Dati geografici relativi alla Carta delle destinazioni funzionali prevalenti e carta delle compartimentazioni, realizzata da IPLA sulla base dei dati raccolti nel corso degli studi per i Piani Forestali Territoriali della Regione Piemonte (convenzionalmente aggiornati all'anno 2000). Rappresenta la carta forestale con attributi gestionali (priorità d'intervento, destinazione d'uso prevalente, assetto evolutivo)
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Dati geografici relativi alla Viabilità di interesse silvo-pastorale esistente, realizzati da IPLA sulla base dei dati raccolti nel corso degli studi per i Piani Forestali Territoriali della Regione Piemonte (convenzionalmente aggiornati all'anno 2000).