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    Il dato, che è areale, individua le aree agricole in cui è possibile ricreare connettività diffusa.

  • La carta geologica, riportata nel Piano Territoriale Generale Metropolitano (progetto preliminare adottato con DCM 66 del 22.12.2022) deriva dalla Carta Geologica 1:250.000 realizzata nell'ambito del Progetto GeoPiemonte Map. La mappa è costituita da due livelli informativi: il substrato e il quaternario. Le numerose unità litostratigrafiche, esistenti nei layers, sono state raggruppate (aggiungendo il campo "codice_gruppo") allo scopo di ottenere pochi gruppi il più possibile omogenei per formazione geologica e/o propensione al dissesto. La decodifica del campo "codice_gruppo" è riportata nel file decodifica_campi_carta_geologica.pdf Per approfondimenti si rimanda al file G2_All_tecn_AT_GEO3_GEO4.pdf ("Allegato tecnico in materia di difesa del suolo - Assetto geologico, geomorfologico e idrogeologico" del Piano Territoriale Generale Metropolitano). Per ulteriori dettagli sul Progetto GeoPiemonte Map si rimanda al relativo metadato: https://www.geoportale.piemonte.it/geonetwork/srv/ita/catalog.search#/metadata/arlpa_to:07-11-00-D_2017-05-22-12:00

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    Il dato, lineare, comprende i corridoi su rete idrografica, suddivisi in corridoi da mantenere (esistenti e funzionanti), da potenziare (esistenti, ma discontinui) e da ricostituire (fortemente compromessi o residuali), a cui sono stati associati i tratti di discontinuità da recuperare e/o mitigare, solitamente rappresentati da infrastrutture (viabilità, ponti a luce ridotta) che hanno un forte impatto sulla funzionalità dei corridoi stessi

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    Il dato, areale, comprende i contesti intorno alle principali aree urbane fortemente frammentati e compromessi a livello di componenti seminaturali e di connessioni. Le aree periurbane relative ai capoluoghi di provincia includono principalmente i tessuti discontinui suburbani, le aree a dispersione insediativa e le aree rurali diffuse e disperse comunque a bassa densità. Questi territori, pur subendo la pressione edilizia della città, contengono ancora aree libere/agricole su cui far ricadere una progettualità specifica di connessioni ecologiche minute con il contesto della pianura

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    Il dato, areale, individua intorno ai nodi delle zone progettuali più ampie entro le quali è opportuno implementare politiche di mantenimento, sviluppo e ricreazione della naturalità, funzionale alla connettività della rete ecologica

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    Il dato, lineare, individua i varchi liberi dove è opportuno implementare politiche di mantenimento, sviluppo e ricreazione della naturalità, funzionale alla connettività della rete ecologica

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    La Tavola P6 "Strategie e politiche per il paesaggio" (in scala 1:250000) costituisce la tavola di sintesi del Ppr e si basa sul sistema delle strategie e degli obiettivi del Piano. Vi sono rappresentati i 12 macroambiti territoriali (aggregazione dei 76 ambiti in cui è stato suddiviso il Piemonte) che costituiscono una mappa dei paesaggi identitari della regione. All’interno della legenda ogni strategia si articola nei rispettivi obiettivi generali, descritti mediante la sintesi degli obiettivi specifici in essi contenuti; per ogni obiettivo generale sono riportati i temi di riferimento rappresentabili cartograficamente e le azioni da attuare per il perseguimento dello stesso. La Tavola P6 fornisce esclusivamente un’indicazione riassuntiva dei temi rappresentati nel Piano, mentre l’individuazione puntuale degli stessi è contenuta nelle altre tavole.

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    Allestimento per la stampa in formato A0 della Carta Regionale a scala 1:250000 derivato dalla Banca Dati Territoriale di Riferimento degli Enti (BDTRE) . L’allestimento è stato realizzato sulla base dell’edizione BDTRE 2024 in conformità con l'art. 5 comma 4 della l.r. 21/2017- Infrastruttura regionale per l'informazione geografica.

  • Mappatura delle litologie con probabilità di occorrenza di mineralizzazioni di amianto naturale in Piemonte mediante i seguenti dataset: litologia regionale (scala di acquisizione 1:100.000), litologia locale (scala di acquisizione 1:50.000 e 1:25:000), permessi di ricerca (scala di acquisizione 1:10.000), depositi di versante (scala di acquisizione 1:100.000), campioni con amianto.Si sottolinea che la cartografia geologica prodotta riporta come informazione di base gli areali in cui, in relazione alle rocce riconosciute in affioramento o subaffioramento, potrebbero rinvenirsi mineralizzazioni di amianto: essa però non indica se l'amianto è presente o meno in una determinata area. La determinazione dell'effettiva presenza o assenza dei minerali classificati come amianto può essere infatti effettuata solo attraverso un rilievo geologico di dettaglio in sito e dall'analisi petrografico-mineralogica dei campioni prelevati. Guida alla lettura: http://webgis.arpa.piemonte.it/w-metadoc/geo_dissesto/Mappatura_amianto_naturale_Piemonte_Guida_lettura.pdf Approfondimento: http://webgis.arpa.piemonte.it/w-metadoc/geo_dissesto/Mappatura_amianto_naturale_Piemonte_metadato_layers.pdf

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    Il dato, puntuale, individua gli ecomusei del Piemonte