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pubblica Amministrazione
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    Servizio di visualizzazione dei dati dell'uso del suolo prevalente su mosaicatura catastale di riferimento regionale

  • La carta geologica, riportata nel Piano Territoriale Generale Metropolitano (progetto preliminare adottato con DCM 66 del 22.12.2022) deriva dalla Carta Geologica 1:250.000 realizzata nell'ambito del Progetto GeoPiemonte Map. La mappa è costituita da due livelli informativi: il substrato e il quaternario. Le numerose unità litostratigrafiche, esistenti nei layers, sono state raggruppate (aggiungendo il campo "codice_gruppo") allo scopo di ottenere pochi gruppi il più possibile omogenei per formazione geologica e/o propensione al dissesto. La decodifica del campo "codice_gruppo" è riportata nel file decodifica_campi_carta_geologica.pdf Per approfondimenti si rimanda al file G2_All_tecn_AT_GEO3_GEO4.pdf ("Allegato tecnico in materia di difesa del suolo - Assetto geologico, geomorfologico e idrogeologico" del Piano Territoriale Generale Metropolitano). Per ulteriori dettagli sul Progetto GeoPiemonte Map si rimanda al relativo metadato: https://www.geoportale.piemonte.it/geonetwork/srv/ita/catalog.search#/metadata/arlpa_to:07-11-00-D_2017-05-22-12:00

  • I dati sono tratti da uno studio promosso dalla ex Provincia di Torino nell'ambito del "Programma di ricerca in tema di manutenzione e ripristino degli alvei dei corsi d'acqua, nonchè in materia di protezione idrogeologica e difesa del suolo". Il dataset rappresenta le criticità idrogeologiche riscontrate lungo l'asta dei torrenti Ceronda e Casternone riportate nello: - "Studio geomorfologico e idrologico dei bacini idrografici e degli alvei dei torrenti Ceronda e Casternone" Ambito di studio: bacini dei torrenti Ceronda e Casternone Data: novembre 1998 Codice Studio: 110 Base cartografica mappe originali: CTR (1:10.000) Base cartografica di acquisizione: CTR (1:10.000) N.B. Successivamente, in seguito all'evento alluvionale del 13-16 ottobre del 2000 e sempre nell'ambito del "Programma di ricerca", è stato effettuato un ulteriore studio idrogeologico di aggiornamento: https://www.geoportale.cittametropolitana.torino.it/geonetwork/cmto/ita/catalog.search#/metadata/cmto:3aff0e39-b60f-4900-bff8-1931f1278a5f

  • Gli scenari di rischio esprimono le potenziali conseguenze negative sia economiche sia sull'incolumità delle persone associate ad un'alluvione. Gli scenari di rischio derivano dall'elaborazione della pericolosità 2021 con la tipologia dell'elemento esposto e sono rappresentati in quattro classi: R4 (rischio molto elevato), R3 (elevato), R2 (medio), R1 (moderato). I dati rappresentano il primo aggiornamento del Piano di gestione del rischio di alluvioni, ai sensi dell’art. 14, comma 3 della Direttiva Alluvioni 2007/60/CE, adottato dalla Conferenza Istituzionale permanente dell'Autorità di Bacino del Fiume Po il 20 dicembre 2021. Vengono rappresentati i seguenti elementi: Elementi lineari: strade, ferrovie, acquedotti, linee elettriche, ecc. Elementi puntuali: beni ambientali e culturali di interesse rilevante; insediamenti produttivi o impianti tecnologici potenzialmente pericolosi, strutture strategiche e sedi di attività collettive, quali sede di forze dell'ordine, scuole, discariche, depuratori, ecc. Elementi areali: Aree urbanizzate, residenziali, produttive, commerciali; aree agricole, parchi, aree boscate, ecc.

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    Servizio di visualizzazione della destinazione produttiva delle viti, relativamente a unità vitate con coltivazione di uva per la produzione potenziale di vino a denominazione di origine.

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    WMS Zone Vulnerabil da Nitrati di origine agricola designate in Regione Piemonte, La designazione delle zone vulnerabili ai nitrati di origine agricola (ZVN) in Piemonte è avvenuta in più fasi successive, con l'utilizzo di approcci metodologici differenziati, nel rispetto dei criteri stabiliti dalla direttiva Nitrati. Nel 2002 con il regolamento regionale 9/R sono stati designati i territori sovrastanti i corpi idrici sotterranei compromessi. Nel 2006 con il Piano di Tutela delle Acque sono stati designati i territori ricadenti all'interno delle fasce esondabili A e B dei corsi d'acqua. Nel 2007 con il regolamento regionale 12/R sono stati designati ulteriori territori, potenzialmente vulnerabili ai nitrati di origine agricola. Alcune aree di limitate dimensioni sono state designate ZVN tra fine 2019 (Biellese, Pianura cuneese, Pianura pinerolese) e inizio 2020 (Bacino del fiume Tiglione, nelle province di Asti e Alessandria).

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    Servizio di visualizzazione dei dati delle particelle biologiche su mosaicatura catastale di riferimento regionale

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    Comuni individuati e riconosciuti come turistici ai sensi della L.R. 14/2016

  • Il dataset raccoglie i dati delle relazioni di sopralluogo effettuate dai tecnici della Città metropolitana di Torino a seguito delle segnalazioni pervenute all'Ente in seguito ad eventi calamitosi di origine idrogeologica.

  • I dati sono stati tratti da uno studio promosso dalla ex Provincia di Torino nell'ambito del "Programma di ricerca in tema di manutenzione e ripristino degli alvei dei corsi d'acqua, nonchè in materia di protezione idrogeologica e difesa del suolo". Il dataset rappresenta alcuni elementi di criticità associati alla piena verificatasi lungo l'asta dei torrenti Ceronda e Casternone in seguito all'evento alluvionale del 13-16/10/2000 e riportati nell' "Aggiornamento dello studio sui torrenti Ceronda e Casternone a seguito dell'evento del 13-16 ottobre 2000" e costituisce un aggiornamento sintetico del precedente studio effettuato sempre sullo stesso bacino (Ceronda-Casternone) anch'esso ricompreso nell'ambito del "Programma di ricerca": /https://www.geoportale.cittametropolitana.torino.it/geonetwork/cmto/ita/catalog.search#/metadata/cmto:23192f3c-81b2-4130-a08f-8fceef5a80f9 In particolare in questo aggiornamento si analizzano e verificano le conseguenze dell'evento alluvionale sui corsi d'acqua principali e sugli ambiti limitrofi. Data consegna: ottobre 2001 Base cartografica mappe originali: CTR (1:10.000) Base cartografica di acquisizione: CTR (1:10.000)