2025
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Patrimonio aerofotogrammetrico della Regione Piemonte comprendente i fotogrammi acquisiti con voli dagli anni '40 ai giorni nostri. Ogni volo è stato normalizzato e organizzato secondo le specifiche nazionali (RNDT e D.M. 11/11/2011 Regole tecniche per la definizione delle specifiche di contenuto dei database geotopografici). Ogni volo è suddiviso in 4 diversi oggetti cartografici, relazionati tra loro e con le rispettive immagini: • Estensioni di volo • Abbracciamenti al suolo dei fotogrammi • Centri di presa • Assi di volo Il servizio di distribuzione dei fotogrammi è disponibile sul viewer del GeoPortale.
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Rilocalizzazione preventiva di immobili ad uso abitativo in aree a rischio idraulico e idrogeologico
La Rilocalizzazione degli insediamenti è un obiettivo del Piano stralcio per l’Assetto Idrogeologico (PA), una misura di prevenzione prevista dal Piano Gestione rischio alluvioni (PGRA) finalizzata alla delocalizzazione e successiva demolizione degli elementi vulnerabili presenti nella aree a rischio idraulico e idrogeologico e costituisce altresì una misura integrata di mitigazione del rischio in quanto volta a garantire contestualmente la riduzione del rischio idrogeologico e il recupero e la tutela degli ecosistemi e della biodiversità.
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Ai fini della protezione dei prati permanenti dalla conversione ad altri usi agricoli e non agricoli e, in particolare, per preservarne ed incrementarne il contenuto in carbonio, il rapporto tra la superficie investita a prato permanente e la superficie agricola totale non deve diminuire in misura superiore al 5% rispetto allo stesso rapporto determinato nel 2018, quale anno di riferimento ai sensi dell’allegato III del regolamento (UE) 2021/2115 e ai sensi dell’articolo 48 (1) del regolamento delegato (UE) 2022/126. Al fine di monitorare il rispetto di tale norma, è stato istituito nel SIAN il Registro dei Prati Permanenti Grafico (RPPG), ai sensi dell’art. 3 del DM del 20/03/2015 n. 1922, poi sostituito dall’articolo 14 del D.M. n. 5465/2018. A norma del Regolamento (UE) 2021/2115 del 2/12/2021, si intende per «prato permanente» un terreno utilizzato per la coltivazione di erba o di altre piante erbacee da foraggio, naturali (spontanee) o coltivate (seminate), e non compreso nella rotazione delle colture dell’azienda da cinque anni o più, e, ove gli Stati membri decidano in tal senso, non arato, non lavorato o non riseminato con specie differenti di erba o di altre piante erbacee da foraggio da cinque anni o più. Può comprendere altre specie, segnatamente arbustive o arboree, che possono essere utilizzate per il pascolo nonché, ove gli Stati membri decidano in tal senso, altre specie, segnatamente arbustive o arboree, che possono essere utilizzate per alimentazione animale, purché l’erba e le altre piante erbacee da foraggio restino predominanti. Lo stesso Regolamento 2021/2115 stabilisce all’articolo 12 che a coloro che ricevono pagamenti diretti a norma del capo II o pagamenti annuali a titolo degli articoli 70, 71 e 72 viene applicata una sanzione amministrativa se non sono conformi ai criteri di gestione obbligatori previsti dal diritto dell’Unione e alle norme BCAA stabilite nel piano strategico della PAC, figuranti nell’allegato III. Proprio tra le norme indicate all’allegato III sono previste la norma di buona condizione agronomica e ambientale BCAA 1, che prevede il mantenimento dei prati permanenti sulla base di una percentuale di prati permanenti in relazione alla superficie agricola a livello nazionale rispetto all’anno di riferimento 2018 (con diminuzione massima del 5% rispetto all’anno di riferimento), e la norma BCAA 9 che impone il divieto di conversione o aratura dei prati permanenti indicati come prati permanenti sensibili sotto il profilo ambientale nei siti di Natura 2000. Al fine di mantenere il rapporto in oggetto entro la soglia prestabilita, la norma prevede che gli agricoltori che abbiano intenzione di convertire parte o tutti i terreni investiti a Prati Permanenti ad altri usi agricoli e non agricoli dovranno ottenere un’autorizzazione dall’Organismo di Controllo, fatto salvo il rispetto della normativa ambientale e forestale pertinente (come, ad esempio, la normativa paesaggistica, di tutela idro-geomorfologica) e le eventuali autorizzazioni rilasciate dalle autorità preposte. Il dato, pubblicato annualmente, rappresenta le superfici coltivate a prato permanente, derivanti dalle dichiarazioni di consistenza presenti nell'Anagrafe delle aziende agricole relative all'anno campagna precedente all'anno di pubblicazione e costituisce il registro grafico, valido per l'anno campagna al quale fa riferimento il dato, nel titolo con il quale viene pubblicato, in base al quale l'organismo di controllo concede le autorizzazioni alla conversione di queste superfici.
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Delimitazione delle aree comunali del Piemonte, a partire da fonte ISTAT alla scala 1:10.000. Anno 2024
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Delimitazione delle aree interessate da eventi alluvionali per tre scenari di piena: frequente (TR 20-50 anni), poco frequente (TR 100-200 anni) e raro (TR fino a 500 anni). Rappresenta l’aggiornamento più recente della pericolosità, riallineato con il quadro del dissesto dell’Elaborato 2 del PAI e con le Fasce Fluviali aggiornate. I dati sono organizzati in tre layer distinti in funzione del tipo di elemento idrico: - Reticolo principale (RP) – aree a differente pericolosità connesse principalmente ai corsi d’acqua con Fasce Fluviali; - Reticolo secondario, collinare e montano (RSCM), relativo essenzialmente ai corsi d'acqua collinari montani di fondovalle o secondari, lungo i versanti e in conoide, reticolo di pianura relativo ai corsi d'acqua secondari, rogge canali (RSP); - Ambiente lacuale – aree allagate per innalzamento del livello lacuale (ACL).
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Strati informativi relativi al quadro del dissesto rappresentato nell’Allegato 2 (Atlante dei rischi idraulici e idrogeologici) del Piano Stralcio per l'assetto Idrogeologico – PAI – approvato con DPCM 24 maggio 2001 e aggiornato attraverso gli strumenti urbanistici (Piani regolatori generali – PRG)
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Il DB ghiacciai Piemonte 2025 contiene la posizione puntuale e l'estensione areale di tutti i ghiacciai presenti sul territorio piemontese. I rilievi sono stati eseguiti alla scala 1:1.000 su ortofoto Arpa Piemonte, Swisstopo, Google e Bing relative al periodo 2022-2024; la denominazione e la numerazione seguono la codifica ufficiale del Comitato Glaciologico Italiano. Sono riportati un livello poligonale che rappresenta l'estensione areale aggiornata dei ghiacciai e dei corpi glaciali riconosciuti; in aggiunta un livello puntuale che riporta l'ubicazione e la denominazione dei ghiacciai recentemente estinti.
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Il dataset comprende le aziende AIA soggette a controllo da parte dei tecnici Arpa, secondo una programmazione definita dal sistema SSPC- Sistema di Supporto alla Programmazione dei Controlli.Tale modello è stato elaborato nell¿ambito del Sistema delle Agenzie ambientali e si ispira ad indicazioni emerse in ambito europeo.La Regione Piemonte con DGR 9 maggio 2016, n. 44-3272 ha demandato ad Arpa Piemonte la programmazione dei controlli AIA.Il modello si basa sull¿identificazione di parametri assegnati ad ogni stabilimento per assegnare un indice di rischio complessivo dell¿azienda.Arpa Piemonte ogni anno approva tale programma triennale di ispezione ambientale ai sensi del art.29-decies, comma 11 ter, del D.lgs. 152/2006. Tali programmi, ai sensi del successivo comma 11 ter, determinano la frequenza delle visite in loco per ciascuna installazione soggetta ad AIA, sulla base di una valutazione dei rischi ambientali che consideri almeno i seguenti elementi:gli impatti potenziali e reali delle installazioni interessate sulla salute umana e sull'ambiente, tenendo conto dei livelli e dei tipi di emissioni, della sensibilità dell'ambiente locale e del rischio di incidenti;il livello di osservanza delle condizioni di autorizzazione;l'adesione del gestore al sistema comunitario di ecogestione e audit di cui al regolamento (CE) n. 1221/2009 (EMAS).
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Confini di riferimento delle Aziende Agri-turistico venatorie (AATV) e Aziende Faunistico venatorie (AFV).
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Il Web Map Service per la consultazione degli azzonamenti statistici permette di visualizzare gli elementi degli azzonamenti statistici all'interno dell'intero territorio comunale e di consultare le informazioni associate agli elementi stessi. Si rimanda alla consultazione dei dati collegati per la data di aggiornamento dei contenuti.