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  • Individuazione e classificazione tipologica dei depositi alluvionali nell'area oggetto del Piano Paesaggistico di Pinerolo.

  • Il dataset rappresenta gli effetti al suolo associati alle piene verificatesi lungo le aste fluviali e torrentizie di Dora Baltea, Orco, Soana, Stura di Lanzo, Scrivia, Borbera, Curone legate all'evento alluvionale del 23-25 Settembre 1993 e per Scrivia, Borbera e Curone anche dell'ottobre 1993. Sono riportati: la delimitazione del campo di inondazione, i principali processi erosivi e deposizionali, le stime dei livelli idrometrici, l'influenza degli interventi antropici sulla propagazione dei deflussi, i danni alle infrastrutture ed alle opere di difesa idraulica longitudinali e trasversali, le forme fluviali relitte. Vengono inoltre segnalati i conoidi alluvionali sede di violenta attività torrentizia ed i movimenti franosi innescati dall'attività del corso d'acqua o aventi accumulo interferente direttamente con l'alveo.

  • La carta geologica, riportata nel Piano Territoriale Generale Metropolitano (progetto preliminare adottato con DCM 66 del 22.12.2022) deriva dalla Carta Geologica 1:250.000 realizzata nell'ambito del Progetto GeoPiemonte Map. La mappa è costituita da due livelli informativi: il substrato e il quaternario. Le numerose unità litostratigrafiche, esistenti nei layers, sono state raggruppate (aggiungendo il campo "codice_gruppo") allo scopo di ottenere pochi gruppi il più possibile omogenei per formazione geologica e/o propensione al dissesto. La decodifica del campo "codice_gruppo" è riportata nel file decodifica_campi_carta_geologica.pdf Per approfondimenti si rimanda al file G2_All_tecn_AT_GEO3_GEO4.pdf ("Allegato tecnico in materia di difesa del suolo - Assetto geologico, geomorfologico e idrogeologico" del Piano Territoriale Generale Metropolitano). Per ulteriori dettagli sul Progetto GeoPiemonte Map si rimanda al relativo metadato: https://www.geoportale.piemonte.it/geonetwork/srv/ita/catalog.search#/metadata/arlpa_to:07-11-00-D_2017-05-22-12:00

  • Il dataset rappresenta l’individuazione (poligonale o puntuale) delle frane interessate da interventi di consolidamento o che hanno raggiunto naturalmente assetti sicuramente di equilibrio. La classificazione adottata per la banca dati delle frane si basa sulla tripartizione impiegata per la cartografia del P.A.I (Fa,Fq,Fs). Nel ripartire le frane censite per il Biellese per la cartografia del P.A.I si è avuto cura di utilizzare le informazioni relative alla data di accadimento, ove disponibili, e, nei numerosi casi di ignota data di origine si è interpretato lo stato di attività attribuito secondo la classificazione di Cruden e Varnes adattandola alla necessità di omogeneità del Piano di Bacino del Fiume Po. Le frane stabilizzate sono rappresentate nella cartografia MA3a (Matrice Ambientale), IGT-S (Piano Territoriale Provinciale); le modalità di elaborazione e le analisi dei risultati ottenuti sono riportati nella relazione Matrice Ambientale: Fisiografia e Pericolosità Ambientale.

  • I dati sono tratti da uno studio promosso dalla ex Provincia di Torino nell'ambito del "Programma di ricerca in tema di manutenzione e ripristino degli alvei dei corsi d'acqua, nonchè in materia di protezione idrogeologica e difesa del suolo". Il dataset rappresenta le criticità idrogeologiche riscontrate lungo l'asta dei torrenti Ceronda e Casternone riportate nello: - "Studio geomorfologico e idrologico dei bacini idrografici e degli alvei dei torrenti Ceronda e Casternone" Ambito di studio: bacini dei torrenti Ceronda e Casternone Data: novembre 1998 Codice Studio: 110 Base cartografica mappe originali: CTR (1:10.000) Base cartografica di acquisizione: CTR (1:10.000) N.B. Successivamente, in seguito all'evento alluvionale del 13-16 ottobre del 2000 e sempre nell'ambito del "Programma di ricerca", è stato effettuato un ulteriore studio idrogeologico di aggiornamento: https://www.geoportale.cittametropolitana.torino.it/geonetwork/cmto/ita/catalog.search#/metadata/cmto:3aff0e39-b60f-4900-bff8-1931f1278a5f

  • Gli scenari di rischio esprimono le potenziali conseguenze negative sia economiche sia sull'incolumità delle persone associate ad un'alluvione. Gli scenari di rischio derivano dall'elaborazione della pericolosità 2021 con la tipologia dell'elemento esposto e sono rappresentati in quattro classi: R4 (rischio molto elevato), R3 (elevato), R2 (medio), R1 (moderato). I dati rappresentano il primo aggiornamento del Piano di gestione del rischio di alluvioni, ai sensi dell’art. 14, comma 3 della Direttiva Alluvioni 2007/60/CE, adottato dalla Conferenza Istituzionale permanente dell'Autorità di Bacino del Fiume Po il 20 dicembre 2021. Vengono rappresentati i seguenti elementi: Elementi lineari: strade, ferrovie, acquedotti, linee elettriche, ecc. Elementi puntuali: beni ambientali e culturali di interesse rilevante; insediamenti produttivi o impianti tecnologici potenzialmente pericolosi, strutture strategiche e sedi di attività collettive, quali sede di forze dell'ordine, scuole, discariche, depuratori, ecc. Elementi areali: Aree urbanizzate, residenziali, produttive, commerciali; aree agricole, parchi, aree boscate, ecc.

  • Carta delle conoidi potenzialmente attive e della frequenza dei fenomeni di trasporto in massa connessi all'attività torrentizia nei tributari minori. Il tema presenta i casi documentati di violenta attività torrentizia (trasporto in massa durante eventi di piena) in tributari minori suddivisi in classi di frequenza (riscontrata negli espisodi che vanno dal 1830 al 1981). Vengono esposte anche le conoidi potenzialmente attive (individuate in base alla caratterizzazione tipologica dei vari bacini ricavata in funzione della maggiore disponibilità in alveo di materiali sciolti, delle caratteristiche morfologiche delle aste torrentizie, della presenza nel bacino di invasi naturali e/o masse glaciali o nivali, della maggiore o minore propensione all'instabilità dei versanti e delle condizioni idrologiche e climatiche dell'area). Il dataset fa parte della Banca Dati dei Processi Geologici realizzata nella seconda metà degli anni `80 dal Settore Prevenzione del Rischio Geologico, Meteorologico e Sismico della Regione Piemonte (confluito poi nell'Arpa) per rispondere alla crescente richiesta di informazioni logiche e strutturate sul territorio, necessarie per le funzioni di programmazione, coordinamento ed indirizzo delle scelte e degli interventi in ambito territoriale-geologico. Il dato tematico originario è stato realizzato su taglio I.G.M. 1:100.000 strutturando ed integrando i dati gia` raccolti dal CNR-IRPI di Torino nell'ambito della ricerca tesa a valutare la pericolosità connessa ad eventi idrologici nel territorio piemontese.

  • Il dataset raccoglie i dati delle relazioni di sopralluogo effettuate dai tecnici della Città metropolitana di Torino a seguito delle segnalazioni pervenute all'Ente in seguito ad eventi calamitosi di origine idrogeologica.

  • Il DB ghiacciai Piemonte 2025 contiene la posizione puntuale e l'estensione areale di tutti i ghiacciai presenti sul territorio piemontese. I rilievi sono stati eseguiti alla scala 1:1.000 su ortofoto Arpa Piemonte, Swisstopo, Google e Bing relative al periodo 2022-2024; la denominazione e la numerazione seguono la codifica ufficiale del Comitato Glaciologico Italiano. Sono riportati un livello poligonale che rappresenta l'estensione areale aggiornata dei ghiacciai e dei corpi glaciali riconosciuti; in aggiunta un livello puntuale che riporta l'ubicazione e la denominazione dei ghiacciai recentemente estinti.

  • I dati sono stati tratti da uno studio promosso dalla ex Provincia di Torino nell'ambito del "Programma di ricerca in tema di manutenzione e ripristino degli alvei dei corsi d'acqua, nonchè in materia di protezione idrogeologica e difesa del suolo". Il dataset rappresenta alcuni elementi di criticità associati alla piena verificatasi lungo l'asta dei torrenti Ceronda e Casternone in seguito all'evento alluvionale del 13-16/10/2000 e riportati nell' "Aggiornamento dello studio sui torrenti Ceronda e Casternone a seguito dell'evento del 13-16 ottobre 2000" e costituisce un aggiornamento sintetico del precedente studio effettuato sempre sullo stesso bacino (Ceronda-Casternone) anch'esso ricompreso nell'ambito del "Programma di ricerca": /https://www.geoportale.cittametropolitana.torino.it/geonetwork/cmto/ita/catalog.search#/metadata/cmto:23192f3c-81b2-4130-a08f-8fceef5a80f9 In particolare in questo aggiornamento si analizzano e verificano le conseguenze dell'evento alluvionale sui corsi d'acqua principali e sugli ambiti limitrofi. Data consegna: ottobre 2001 Base cartografica mappe originali: CTR (1:10.000) Base cartografica di acquisizione: CTR (1:10.000)