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2008

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pubblica Amministrazione
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  • Il dataset rappresenta l'individuazione dei corpi idrici lacustri del Piemonte ai sensi della Direttiva Quadro sulle Acque 2000/60/CE recepita con il D.Lgs. 152/2006. I corpi idrici sono componenti lacustri omogenee dal punto di vista delle caratteristiche geomorfologiche, idrologiche e delle pressioni antropiche. Il corpo idrico è l’elemento unitario di riferimento per il monitoraggio ai sensi della Direttiva. Per il territorio piemontese al momento a ciascun lago corrisponde un solo corpo idrico. Il dataset prodotto rappresenta una versione soggetta a integrazioni e modifiche. Per l’individuazione dei corpi idrici sui laghi è stata applicata la metodologia proposta dal MATTM che è stata messa a punto dal CNR-IRSA e dal CNR-ISE. La metodologia prevede per i laghi naturali e artificiali una classificazione in tipologie sulla base di descrittori abiotici in applicazione del sistema B dell’allegato II della WFD. La tipizzazione è stata effettuata per i laghi con superficie ≥ 0.2 km2 e sono sottoposti a monitoraggio e successiva classificazione quelli con superficie ≥ 0.5 km2. La metodologia prevede l’utilizzo dei seguenti descrittori: • localizzazione geografica: latitudine • morfometria: quota, profondità media/massima, superficie • geologia: alcalinità/conducibilità, origine vulcanica sì/no • chimico-fisica: conducibilità e stratificazione termica. I dati necessari alla popolazione dei diversi descrittori derivano da quelli riportati nell’Atlante dei Laghi Piemontesi messo a punto dalla Regione Piemonte. L’applicazione della metodologia ha portato all’identificazione di 8 tipologie lacustri per il Piemonte. I laghi tipizzati sono 37; tra questi molti sono invasi artificiali.

  • Il servizio illustra il grado di biodiversità potenziale del territorio e individua i principali elementi della rete ecologica, in funzione del numero di specie di Mammiferi che il territorio è potenzialmente in grado di ospitare, sulla base di 23 specie considerate, selezionate fra le più rappresentative sul territorio piemontese. Vengono individuate aree a maggior o minor pregio naturalistico, aree non idonee per caratteristiche intrinseche (copertura del suolo, quota o pendenza) ed aree degradate per la presenza di intense attività antropiche. Il modello BIOMOD è stato realizzato secondo la Direttiva 92/43/EEC. Inoltre il servizio evidenzia il modello ecologico FRAGM che permette di conoscere il grado di connettività ecologica di un territorio, intesa come la sua capacità di ospitare specie animali, permetterne lo spostamento, e definirne così il grado di frammentazione.La metodologia per l'individuazione degli elementi della rete ecologica è attualmente in fase di revisione e prevede l'utilizzo di basi dati più recenti. Il dato qui consultabile e scaricabile è pertanto da ritenersi in parte superato. I dettagli del lavoro in corso sono consultabile al seguente link: http://www.arpa.piemonte.it/approfondimenti/temi-ambientali/ecosistemi-e-biodiversita/reti-ec.Un primo prodotto disponibile è raggiungibile ai seguenti link: http://www.geoportale.piemonte.it/geonetworkrp/srv/ita/metadata.show?id=6489&currTab=rndthttp://www.geoportale.piemonte.it/geonetworkrp/srv/ita/metadata.show?id=6599&currTab=rndt

  • Il dataset rappresenta l'individuazione dei corpi idrici fluviali del Piemonte ai sensi della Direttiva Quadro sulle Acque 2000/60/CE recepita con il D.Lgs. 152/2006. I corpi idrici sono tratti fluviali omogenei dal punto di vista delle caratteristiche geomorfologiche, idrologiche e delle pressioni antropiche. Il corpo idrico è l’elemento unitario di riferimento per il monitoraggio ai sensi della Direttiva. Il livello geografico di riferimento per la tabella della tipizzazione del reticolo piemontese è la base dati ufficiale del reticolo idrografico della Regione Piemonte realizzato nell'ambito del progetto DBPrior alla scala 1:10.000. Il dataset prodotto rappresenta una versione soggetta a integrazioni e modifiche. Per l’individuazione dei corpi idrici sui corsi d’acqua sono prioritariamente stati individuati i tipi fluviali sulla base dei criteri normativi nazionali, seguendo l’approccio metodologico descritto di seguito: - definizione delle idroecoregioni, cioè di aree geografiche all’interno delle quali gli ecosistemi di acqua dolce dovrebbero presentare una generale uniformità di caratteristiche chimiche, fisiche e biologiche; - definizione, all’interno delle idroecoregioni e sulla base di un ristretto numero di variabili idromorfologiche, di 39 tipologie fluviali; - suddivisione del reticolo idrografico piemontese nelle varie tipologie. Sulla base dei risultati dell’attribuzione delle tipologie è stata effettuata la suddivisione dei corsi d’acqua in corpi idrici considerando: - le caratteristiche fisiche naturali (es. eventuale presenza di confluenze significative); - le pressioni antropiche prevalenti; - lo stato di qualità risultante dalle pregresse attività di monitoraggio. Si sono trascurati i corpi idrici con bacino idrografico inferiore a 10 km2 (caratteristiche dimensionali inferiori alla soglia di significatività riportata Allegato V della direttiva europea). I corpi idrici individuati in Piemonte sono 439. Il record con campo "N_CI" valorizzato come 99 non individua un corpo idrico ma è stato inserito per garantire la continuità geografica del reticolo tipizzato.

  • Classificazione omogenea e semplificata delle destinazioni d’uso, determinata dalla resa numerica dei Piani Regolatori Generali Comunali della Città Metroplitana di Torino in attuazione del progetto della Città Metropolitana di Torino (già Provincia di Torino) per l’acquisizione dei dati urbanistici prodotti e condivisi dalle stesse amministrazioni comunali. Le informazioni contenute nel dataset definiscono un quadro conoscitivo di sintesi e non sostituiscono in alcun modo gli elaborati della strumentazione urbanistica comunale approvati che costituiscono unica fonte ufficiale di dati. La memorizzazione dei dati, integrati a sistema, definisce una copertura omogenea relativa alle destinazioni d'uso prevalenti e alla compromissione territoriale con riferimento temporale eterogeneo sull'intero territorio metropolitano. - Il servizio WMS (Web Map Service) associato riproduce la mappa spazialmente georiferita con specifiche tecniche definite dall'OGC (Open Gis Consortium) e può essere visualizzata tramite strumenti software o visualizzatori web, utilizzando l'apposita url. - Il servizio WFS (Web Feature Service) collegato è un servizio standard Open Gis Consortium (OGC) che permette la richiesta e l'importazione da parte di un client delle entità geografiche attraverso il Web.

  • Aree prevalentemente utilizzate per gli insediamenti urbani residenziali, produttivi, terziari, o destinate ad ospitare tali insediamenti sulla base delle previsioni urbanistiche vigenti. Si compone di due livelli tematici: uno generico e uno di dettaglio.

  • Il servizio illustra il grado di biodiversità potenziale del territorio e individua i principali elementi della rete ecologica, in funzione del numero di specie di Mammiferi che il territorio è potenzialmente in grado di ospitare, sulla base di 23 specie considerate, selezionate fra le più rappresentative sul territorio piemontese. Vengono individuate aree a maggior o minor pregio naturalistico, aree non idonee per caratteristiche intrinseche (copertura del suolo, quota o pendenza) ed aree degradate per la presenza di intense attività antropiche."La metodologia per l'individuazione degli elementi della rete ecologica è attualmente in fase di revisione e prevede l'utilizzo di basi dati più recenti. Il dato qui consultabile e scaricabile è pertanto da ritenersi in parte superato"

  • Base topografica per la rappresentazione dei temi geoambientali in formato raster alla scala 1 :50.000. La cartografia è stata prodotta da Arpa Piemonte (Sistema Informativo Geografico) nel periodo 2005-2010, con l'obiettivo di realizzare una base topografica a scala regionale utile alla rappresentazione e produzione di cartografia geotematica dell'Agenzia ed in particolare i fogli della Carta Geologica d'Italia a scala1:50.000 del Programma CARG. Il dataset finale realizzato in formato raster è stato prodotto da Arpa Piemonte attraverso un processo di elaborazione, integrazione, vestizione di numerosi livelli vettoriali estratti sia dalla CTR della Regione Piemonte (scale 1:10.000 e 1:50.000) sia da altri tematismi del Sistema informativo Geografico Agenziale. Il dataset raster è organizzato in 68 immagini georiferite corrispondenti al taglio dei fogli della cartografia ufficiale scala 1:50.000.La cartografia in versione base si compone di più livelli informativi (idrografia, viabilità, edificato, altimetria, toponomastica) con sfondo del rilievo altimetrico a 'sfumo' prodotto tramite ombreggiatura virtuale del modello digitale del terreno.

  • Aree boscate sottoposte a vincolo quale categoria dei beni ambientali ai sensi dellart. 142 del D.Lgs. 42/04.

  • Principali comprensori sciistici, aree naturali ed aree attrezzate per gli sport all'aria aperta, quali centri ippici e golf club.

  • Aree a rischio idrogeologico molto elevato R.M.E., definite come ZONA 1 e come ZONA I ai sensi e per gli effetti degli artt. 50, commi 1 e 2, e 51, comma 3 del P.A.I.